Classificazione delle galassie: Caratteristiche morfologiche, fotometriche e cinematiche

Come tutte le classificazioni anche quella che riguarda le galassie non può essere definita in modo univoco. Di per sé il concetto di classificazione è irrilevante in quanto dipende dalla preferenza soggettiva di chi la sta facendo, ma può diventare interessante quando si riscontra una componente predittiva, ovvero si riescono a ricavare aspetti che vanno oltre quelli analizzati per farla. Nel primo capitolo si fa riferimento alla classificazione delle galassie fatta da Hubble, realizzata sulla base di considerazioni puramente morfologiche, è quella che è sopravvissuta a tutte le altre in quanto si è rivelata essere ben più profonda. Si procede, nel secondo capitolo, con l’analisi degli aspetti fotometrici che caratterizzano i diversi tipi di galassie mantenendo sempre la suddivisione fatta da Hubble. Nel terzo capitolo si conclude con la trattazione di quella che è la cinematica che caratterizza questi sistemi e si evidenzia come da questa emerga il problema della materia oscura. Ciò permette di fare un breve accenno alla missione Euclid, che costituisce un argomento dell’ultim’ora e che negli anni a venire promette di aiutarci a saperne di più sulla natura della materia oscura e sulla validità delle nostre classificazioni.