Analisi energetica di Distretti ad Energia Positiva: Il caso studio dell'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari

Il settore civile ed edile si trova responsabile del 35% dell’energia totale consumata e del 39% delle emissioni totali di gas serra; pertanto, gli edifici presentano un elevato potenziale di riduzione degli impatti ambientali e possono assumere un ruolo critico nella transizione verso una urbanizzazione inclusiva, sicura, resiliente e sostenibile. Recentemente, la necessità di una gestione energetica più efficiente e flessibile ha portato ad ampliare il contesto di analisi da singoli edifici a distretti: considerare la possibile interazione tra differenti edifici può portare ad ottimizzare l’implementazione delle fonti rinnovabili ed a velocizzare il processo di riduzione delle emissioni di gas serra. Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare nel dettaglio la possibilità di realizzazione di un distretto ad energia positiva nel contesto dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari sito a Imola, Città Metropolitana di Bologna. Dal punto di vista applicativo si propone l’integrazione di differenti metodologie di calcolo energetico di distretti ad energia positiva presenti in letteratura, schematizzabile nelle seguenti quattro fasi: a) Definizione dei confini del distretto; b) Calcolo dei fabbisogni; c) Calcolo della produzione rinnovabile; d) Calcolo energetico. La rilevanza del progetto risiede nell’inusuale contesto di analisi, un’ampia area non residenziale, caratterizzata da consumi elevati e fortemente irregolari, ma che presenta notevoli e strategiche potenzialità di produzione energetica fotovoltaica locale, anche a beneficio di differenti realtà limitrofe. Sostanzialmente il distretto ad energia positiva si propone di compensare gli impatti ecologici intrinsechi degli eventi svolti nell’autodromo mediante la generazione e distribuzione di energia rinnovabile, senza tralasciare il coinvolgimento di tutti gli stakeholder in relazione alla convivenza con la città ed i suoi abitanti.