Dinacci, Emily
(2023)
Metodi di stimolazione intracorticale dinamica per migliorare le protesi corticali visive.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Le protesi visive corticali rappresentano un valido aiuto per le persone non vedenti poiché riescono ad aggirare le parti dell’occhio danneggiate arrivando direttamente alla corteccia, fonte dell’immagine.
L’utilizzo di queste protesi è limitato, ai casi in cui l’impianto delle protesi visive retiniche non sia possibile. Questo riduce il numero di soggetti da coinvolgere negli studi rallentando i progressi.
Alla base c’è la stimolazione della corteccia che avviene mediante microelettrodi, posti sulla superficie della corteccia o penetranti in essa. Gli elettrodi attivati stimolano i neuroni dando vita ai “fosfeni”, lampi di luce, che formeranno un’immagine.
In questa analisi è stato preso in considerazione uno studio che analizza come la combinazione della stimolazione dinamica e del “current steering” riesca ad apportare migliorie alla percezione dell’immagine. La prima prevede la stimolazione degli elettrodi in modo sequenziale, ciò limita la sovrapposizione dei fosfeni e aumenta la percezione della continuità. Il secondo fa sì che si crei un elettrodo virtuale tra due stimolati andando a creare un fosfene aggiuntivo che migliora la precisione dell’immagine. Lo studio è stato condotto su un gruppo di cinque soggetti di cui due cechi. Prima sono stati testati singolarmente la stimolazione dinamica e il “current steering” in seguito la combinazione dei due. In questo caso sono state somministrate diverse configurazioni di stimolazione corrispondenti alle lettere dell’alfabeto. Il compito dei soggetti è stato identificare ciò che vedevano, in modo scritto su un touch screen e verbalmente. I risultati sono stati positivi perché, anche se era la prima volta che i soggetti percepivano delle immagini, sono riusciti a identificare correttamente la maggior parte delle configurazioni.
Questi dati sono importanti perché riuscendo ad ottenere continuità e precisione la ricostruzione delle immagini diventa più semplice e intuitiva migliorando l’esperienza dei soggetti.
Abstract
Le protesi visive corticali rappresentano un valido aiuto per le persone non vedenti poiché riescono ad aggirare le parti dell’occhio danneggiate arrivando direttamente alla corteccia, fonte dell’immagine.
L’utilizzo di queste protesi è limitato, ai casi in cui l’impianto delle protesi visive retiniche non sia possibile. Questo riduce il numero di soggetti da coinvolgere negli studi rallentando i progressi.
Alla base c’è la stimolazione della corteccia che avviene mediante microelettrodi, posti sulla superficie della corteccia o penetranti in essa. Gli elettrodi attivati stimolano i neuroni dando vita ai “fosfeni”, lampi di luce, che formeranno un’immagine.
In questa analisi è stato preso in considerazione uno studio che analizza come la combinazione della stimolazione dinamica e del “current steering” riesca ad apportare migliorie alla percezione dell’immagine. La prima prevede la stimolazione degli elettrodi in modo sequenziale, ciò limita la sovrapposizione dei fosfeni e aumenta la percezione della continuità. Il secondo fa sì che si crei un elettrodo virtuale tra due stimolati andando a creare un fosfene aggiuntivo che migliora la precisione dell’immagine. Lo studio è stato condotto su un gruppo di cinque soggetti di cui due cechi. Prima sono stati testati singolarmente la stimolazione dinamica e il “current steering” in seguito la combinazione dei due. In questo caso sono state somministrate diverse configurazioni di stimolazione corrispondenti alle lettere dell’alfabeto. Il compito dei soggetti è stato identificare ciò che vedevano, in modo scritto su un touch screen e verbalmente. I risultati sono stati positivi perché, anche se era la prima volta che i soggetti percepivano delle immagini, sono riusciti a identificare correttamente la maggior parte delle configurazioni.
Questi dati sono importanti perché riuscendo ad ottenere continuità e precisione la ricostruzione delle immagini diventa più semplice e intuitiva migliorando l’esperienza dei soggetti.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Dinacci, Emily
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
protesi visive corticali,recupero vista,stimolazione dinamica,stimolazione statica,stimolazione intracorticale,current steering,stimolazione corteccia,Orion,GENNARIS,CORTIVIS,Dobelle,protesi visive,corteccia visiva,patologie vista,occhio,visione,elettrodi,dispositivi recupero vista
Data di discussione della Tesi
21 Luglio 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Dinacci, Emily
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
protesi visive corticali,recupero vista,stimolazione dinamica,stimolazione statica,stimolazione intracorticale,current steering,stimolazione corteccia,Orion,GENNARIS,CORTIVIS,Dobelle,protesi visive,corteccia visiva,patologie vista,occhio,visione,elettrodi,dispositivi recupero vista
Data di discussione della Tesi
21 Luglio 2023
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