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Abstract
I vulcani sono da sempre strutture maestose, che affascinano chi li guarda e chi li studia. Nei secoli hanno inevitabilmente condizionato la vita di coloro che hanno vissuto a stretto contatto con essi, portando spesso anche distruzione. Al tempo stesso, hanno avuto un ruolo fondamentale nella genesi di nuovi suoli dalle caratteristiche uniche, gli andisuoli, tanto da invogliare fin dall’antichità le popolazioni a farvi crescere varie colture, che potessero riprodurre i caratteri autentici del vulcano legati alla roccia lavica madre. Tra queste non poteva assolutamente mancare la vite: da sempre infatti rappresenta il "frutto" che più ha affascinato i popoli, soprattutto in regioni come la Sicilia, che hanno visto passare dal loro territorio i grandi pionieri di questa nobile arte di “fare vino”, dai greci ai romani, passando per gli aragonesi e i borboni. Sebbene oggi siano in molti a parlare di vini etnei, fino a poco tempo fa erano in pochi a credere nelle loro potenzialità, tanto da definirli i “poveri” dell’enologia siciliana. Ma l’Etna non è questo, l’Etna è molto di più. Racchiude tradizioni, usanze, rispetto dell’ambiente e valorizzazione dello stesso, sa donare prodotti dai caratteri inconfondibili, ma sa anche togliere quando viene maltrattato. Ed è proprio questa l’incognita ad oggi; sapranno i nuovi investitori italiani ed europei andare oltre il mero aspetto economico e creare vini di qualità nel rispetto dei principi che da sempre aleggiano su questo territorio?
Abstract
I vulcani sono da sempre strutture maestose, che affascinano chi li guarda e chi li studia. Nei secoli hanno inevitabilmente condizionato la vita di coloro che hanno vissuto a stretto contatto con essi, portando spesso anche distruzione. Al tempo stesso, hanno avuto un ruolo fondamentale nella genesi di nuovi suoli dalle caratteristiche uniche, gli andisuoli, tanto da invogliare fin dall’antichità le popolazioni a farvi crescere varie colture, che potessero riprodurre i caratteri autentici del vulcano legati alla roccia lavica madre. Tra queste non poteva assolutamente mancare la vite: da sempre infatti rappresenta il "frutto" che più ha affascinato i popoli, soprattutto in regioni come la Sicilia, che hanno visto passare dal loro territorio i grandi pionieri di questa nobile arte di “fare vino”, dai greci ai romani, passando per gli aragonesi e i borboni. Sebbene oggi siano in molti a parlare di vini etnei, fino a poco tempo fa erano in pochi a credere nelle loro potenzialità, tanto da definirli i “poveri” dell’enologia siciliana. Ma l’Etna non è questo, l’Etna è molto di più. Racchiude tradizioni, usanze, rispetto dell’ambiente e valorizzazione dello stesso, sa donare prodotti dai caratteri inconfondibili, ma sa anche togliere quando viene maltrattato. Ed è proprio questa l’incognita ad oggi; sapranno i nuovi investitori italiani ed europei andare oltre il mero aspetto economico e creare vini di qualità nel rispetto dei principi che da sempre aleggiano su questo territorio?
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Tabanelli, Alessandro
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
suoli,vulcani,vino,etna,terroir,tradizione,innovazione,futuro
Data di discussione della Tesi
13 Luglio 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Tabanelli, Alessandro
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
suoli,vulcani,vino,etna,terroir,tradizione,innovazione,futuro
Data di discussione della Tesi
13 Luglio 2023
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