Variabilità nella struttura e funzione delle comunità macrozoobentoniche nei porti turistici dell'Adriatico

Gli effetti dell’impatto antropico sulle comunità macrobentoniche dei porti turistici sono raramente studiati, soprattutto nel Mare Adriatico orientale. I porti turistici sono bacini semi-chiusi e possono ospitare varie attività antropiche, fonte di inquinamento per gli organismi residenti. A questo scopo è stata valutata la variabilità spazio-temporale delle comunità macrobentoniche di due marine croate, Spinut e Strožanac (Spalato), sia dal punto di vista strutturale (abbondanza e diversità) che funzionale (diversità e identità funzionale). L’abbondanza e la ricchezza macrofaunali sono state messe in relazione con le variabili fisico-chimiche dei sedimenti (granulometria, carbonio organico, azoto totale e metalli pesanti). La granulometria, così come il confinamento (tempo necessario per il ricambio dell'acqua marina all’interno di un bacino semichiuso), sembrano essere i fattori ambientali che più influenzano le comunità indagate, determinando maggiore abbondanza e diversità nelle stazioni esterne più sabbiose rispetto a quelle interne più fangose. Anche le modalità di alimentazione risultano essere correlate con la granulometria. Infatti, è stata osservata una predominanza di organismi sospensivori nelle stazioni più sabbiose e un maggior numero di organismi detritivori nelle stazioni più fangose. A Spinut, l’alto contenuto di metalli pesanti nei sedimenti antistanti l’area di rimessaggio delle imbarcazioni ha influito negativamente sulla diversità e sulle funzioni della comunità, mostrando una comunità adattata ad una contaminazione persistente ma anche più vulnerabile. L’approccio utilizzato in questo studio ha confermato il fatto che le comunità macrobentoniche siano dei buoni indicatori della qualità ambientale e possono essere utilizzati come strumento efficace nel valutare gli effetti delle attività antropiche nei piccoli porti turistici.