Investigation of Solid Oxide Fuel Cells redox behaviour

Con l'aggravarsi della crisi energetica e il conseguente aumento della scarsità e del costo dei combustibili fossili tradizionali, lo sviluppo e l'adozione di fonti energetiche alternative assumono un'importanza sempre maggiore nel panorama energetico attuale. Il seguente progetto di tesi, svolto presso il DTU di Copenaghen, descrive l'importanza dell'adozione di fonti energetiche alternative, focalizzandosi sulla tecnologia delle celle a combustibile ad ossidi solidi (SOFC), come modo pulito ed efficiente per generare elettricità e calore. Le SOFC utilizzano un ossido solido come elettrolita, consentendo alte temperature di esercizio ed alta efficienza, offrendo diversi vantaggi rispetto alle celle a combustibile tradizionali quali le basse emissioni, l'elevata flessibilità nella scelta del combustibile e la possibilità di impiego per applicazioni cogenerative. Il lavoro svolto si è concentrato sulla valutazione delle prestazioni energetiche e della degradazione elettrochimica delle celle a bassa temperatura. Gli strumenti utilizzati per l’analisi delle performance sono stati le curve di polarizzazione e la spettroscopia d’impedenza (EIS). La cella con supporto ceramico ha mostrato un tasso di degradazione medio del 9,24%, mentre le celle con supporto metallico hanno mostrato risultati incoraggianti e una maggiore stabilità elettrochimica, anche se ulteriori test sono necessari per risolvere i problemi legati all'ossidazione del supporto metallico. I risultati molto promettenti in termini di elevata stabilità durante il funzionamento, insieme alle proiezioni ottimistiche dei costi, suggeriscono che le SOFC hanno il potenziale per fornire energia pulita, affidabile ed efficiente per una vasta gamma di applicazioni e potrebbero ricoprire un ruolo chiave del panorama energetico del prossimo futuro.