Bortolani, Alessandro
(2023)
AMuSE - Arte Musica Spettacolo. Spazi per la cultura nella casa teatina di San Vincenzo a Modena.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile - architettura [LM-DM270]
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Abstract
Il complesso dell’attuale Palazzo di Giustizia a Modena si colloca nel pieno centro storico e le sue vicende sono profondamente legate alla storia della città. Nato nel XVIIº secolo come convento dei Padri Teatini, la sua costruzione venne affidata al padre Guarino Guarini, modenese, che vi dedicherà una serie di riflessioni prima dell’inizio dei suoi periodi di lontananza dalla sua città natale.
Obiettivo di questo lavoro è quello di raccogliere le informazioni a disposizione circa la paternità guariniana del complesso e di restituirne quindi una ricostruzione dell’aspetto originario nonché dell’entità di tutte le trasformazioni occorse nel corso dei secoli.
Su queste fondamenta di carattere storico si è poi andato costruendo tutto il complesso delle analisi formali, condotte secondo il metodo di lavoro proposto da Peter Eisenman nei suoi lavori di ricerca. Principio base per lo sviluppo di queste analisi è la distinzione tra una lettura dell’edificio ideale, ovvero quello immediatamente riconoscibile, e quello virtuale, che esiste al di là del fattuale. Lo scopo di queste indagini è quello di evidenziare le peculiarità del progetto guariniano per quanto riguarda le tipologie di spazi che era possibile individuare prima del cantiere di costruzione del Tribunale.
Dalle considerazioni derivanti da queste analisi hanno preso avvio tutte le riflessioni che hanno guidato la definizione del progetto di ricomposizione. Vista la posizione dell’edificio all’interno del centro storico di Modena, nonché della vocazione verso le arti e la musica della città, si propone la realizzazione di un polo culturale capace di ospitare sale museali, biblioteche musicali e spazi per spettacoli all’interno dei diversi edifici che compongono attualmente il complesso. La volontà è quindi quella di definire un organismo capace di interfacciarsi con le altre istituzioni culturali del centro storico, e non, al fine di creare una sinergia per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Abstract
Il complesso dell’attuale Palazzo di Giustizia a Modena si colloca nel pieno centro storico e le sue vicende sono profondamente legate alla storia della città. Nato nel XVIIº secolo come convento dei Padri Teatini, la sua costruzione venne affidata al padre Guarino Guarini, modenese, che vi dedicherà una serie di riflessioni prima dell’inizio dei suoi periodi di lontananza dalla sua città natale.
Obiettivo di questo lavoro è quello di raccogliere le informazioni a disposizione circa la paternità guariniana del complesso e di restituirne quindi una ricostruzione dell’aspetto originario nonché dell’entità di tutte le trasformazioni occorse nel corso dei secoli.
Su queste fondamenta di carattere storico si è poi andato costruendo tutto il complesso delle analisi formali, condotte secondo il metodo di lavoro proposto da Peter Eisenman nei suoi lavori di ricerca. Principio base per lo sviluppo di queste analisi è la distinzione tra una lettura dell’edificio ideale, ovvero quello immediatamente riconoscibile, e quello virtuale, che esiste al di là del fattuale. Lo scopo di queste indagini è quello di evidenziare le peculiarità del progetto guariniano per quanto riguarda le tipologie di spazi che era possibile individuare prima del cantiere di costruzione del Tribunale.
Dalle considerazioni derivanti da queste analisi hanno preso avvio tutte le riflessioni che hanno guidato la definizione del progetto di ricomposizione. Vista la posizione dell’edificio all’interno del centro storico di Modena, nonché della vocazione verso le arti e la musica della città, si propone la realizzazione di un polo culturale capace di ospitare sale museali, biblioteche musicali e spazi per spettacoli all’interno dei diversi edifici che compongono attualmente il complesso. La volontà è quindi quella di definire un organismo capace di interfacciarsi con le altre istituzioni culturali del centro storico, e non, al fine di creare una sinergia per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Bortolani, Alessandro
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
recupero,composizione architettonica,Guarino Guarini,cultura,musei,biblioteca,auditorium,Modena,storia locale
Data di discussione della Tesi
24 Marzo 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Bortolani, Alessandro
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
recupero,composizione architettonica,Guarino Guarini,cultura,musei,biblioteca,auditorium,Modena,storia locale
Data di discussione della Tesi
24 Marzo 2023
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