Energy poverty in Damascus: a multi-disciplinary approach to investigate energy access and feasible solutions

Fonti energetiche pulite e accessibili sono inevitabili per uno sviluppo sostenibile e vitali nei contesti afflitti da crisi, come il caso siriano. Secondo i dati del 2018 della Banca Mondiale, meno del 70% della popolazione ha accesso all’elettricità nelle aree rurali della Siria. L’obiettivo di questa ricerca è in primo luogo indagare la povertà energetica, in un contesto inesplorato, in particolare, nell’area rurale della città di Damasco. Successivamente studiare possibili soluzioni implementabili per contrastarla e garantire servizi energetici di base. Il primo scopo è stato perseguito attraverso un’indagine, necessaria per definire indicatori più idonei a descrivere il fenomeno, ma soprattutto indispensabile per capire il contesto. Gli indicatori sono stati selezionati a partire dalla comprensione della metodologia europea e poi riadattati al contesto differente, infatti, in Siria il fenomeno è prima di tutto caratterizzato dalla mancanza di accesso all'energia. L’individuazione delle vulnerabilità endogene ed esogene delle famiglie soggette a povertà energetica è stata fondamentale per definire le strategie adeguate. Le soluzioni possibili sono state esplorate sulla base di casi di studio con criticità analoghe, considerando i possibili impatti sul contesto e analizzando la potenzialità dei sistemi rinnovabili con produzione e consumo in loco. In particolare, è stato osservato un caso studio in un’area periferica di Damasco. Sono stati analizzati i fabbisogni energetici e la produzione di energia da fotovoltaico dell’edificio in esame con l’ausilio di un software di simulazione energetica. I risultati sono stati poi comparati con i dati raccolti nel sondaggio per stimare la potenzialità di copertura energetica da fotovoltaico in quell’area. Infine, sono state puntualizzate le caratteristiche idonee al contesto per la costruzione di una comunità energeticamente indipendente, il cui punto di svolta risiede nella collaborazione delle ONG presenti sul luogo.