L'utilizzo delle tecnologie del web3 nell'industria dell'audiovisivo: tra blockchain, metaverso e decentralizzazione.

Il seguente lavoro di tesi nasce con l’obiettivo di fornire un’attenta ricerca sulle possibilità che le tecnologie del web3 offrono all’industria dell’audiovisivo. Nell’ultimo ventennio digitalizzazione, automazione e intelligenza artificiale hanno condotto verso un totale cambiamento dell’immaginario comune, adattandosi alle esigenze dei nuovi spettatori ipertecnolocizzati. Il web3 appare come una rete decentralizzata e accessibile che offre ambientazioni 3D immersive e partecipative redendo possibile la diffusione di un nuovo mondo virtuale chiamato Metaverso. Il settore audiovisivo ha già avviato importanti esplorazioni per avvalorare tali esperienze, come per esempio la recente apertura della prima sala cinematografica italiana totalmente in Realtà virtuale (cinema effetto VR), raggiungibile attraverso speciali visori o la creazione di piattaforme di scambio crypto, che trasformano le opere in beni digitali unici e immutabili (NFT), protette dalle garanzie e dalla trasparenza offerta da sistemi distribuiti e crittografati. La possibilità di accedere a spazi interamente digitalizzati che saranno definiti “mondi virtuali” necessita specifiche tecnologie di realtà aumentata che permettono l’immersione sensoriale dell’utente trasformandolo in un avatar che ha piena libertà di azione. Una volta definiti i fondamenti, il contesto e gli strumenti si passerà all’analisi di un caso di studio, la piattaforma Ritestream che risulta essere un’applicazione pratica di tutti gli argomenti precedentemente trattati: un innovativo ecosistema di fruizione, monetizzazione e creazione di contenuti audiovisivi basato interamente sulle tecnologie del web3.