Spighi, Ilaria
(2022)
La risonanza magnetica fingerprinting: un nuovo approccio per la diagnostica medica.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Negli ultimi anni è stata proposta una nuova tecnica di risonanza magnetica quantitativa chiamata “risonanza magnetica fingerprinting” (MRF); essa permette di acquisire simultaneamente più proprietà di un tessuto in tempi brevi. Si basa sull’identificazione della miglior corrispondenza tra l’evoluzione di segnale acquisita dal paziente e ciascuna voce di un dizionario simulato appositamente per quella determinata sequenza utilizzata. La continua evoluzione della MRF ha consentito di accelerare i tempi di scansione, aumentare il numero di proprietà misurate e diminuire la sensibilità agli errori strumentali e agli artefatti da movimento.
Questa tecnica è stata applicata in molti ambiti riportando risultati compatibili e, talvolta, migliori della risonanza magnetica convenzionale; ne fanno esempio l’imaging cerebrale, cardiaco e del seno che hanno permesso la caratterizzazione del tumore e il monitoraggio del trattamento negli studi fatti in vivo. Inoltre, è stata verificata la riproducibilità delle acquisizioni che ha consentito il confronto tra scansioni effettuate con macchinari diversi e in tempi diversi.
Per poter validare la pratica clinica è tuttavia necessario estendere gli esami ad un maggior numero di pazienti, al fine di poter confermare statisticamente la qualità dei risultati ottenuti.
Abstract
Negli ultimi anni è stata proposta una nuova tecnica di risonanza magnetica quantitativa chiamata “risonanza magnetica fingerprinting” (MRF); essa permette di acquisire simultaneamente più proprietà di un tessuto in tempi brevi. Si basa sull’identificazione della miglior corrispondenza tra l’evoluzione di segnale acquisita dal paziente e ciascuna voce di un dizionario simulato appositamente per quella determinata sequenza utilizzata. La continua evoluzione della MRF ha consentito di accelerare i tempi di scansione, aumentare il numero di proprietà misurate e diminuire la sensibilità agli errori strumentali e agli artefatti da movimento.
Questa tecnica è stata applicata in molti ambiti riportando risultati compatibili e, talvolta, migliori della risonanza magnetica convenzionale; ne fanno esempio l’imaging cerebrale, cardiaco e del seno che hanno permesso la caratterizzazione del tumore e il monitoraggio del trattamento negli studi fatti in vivo. Inoltre, è stata verificata la riproducibilità delle acquisizioni che ha consentito il confronto tra scansioni effettuate con macchinari diversi e in tempi diversi.
Per poter validare la pratica clinica è tuttavia necessario estendere gli esami ad un maggior numero di pazienti, al fine di poter confermare statisticamente la qualità dei risultati ottenuti.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Spighi, Ilaria
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Imaging quantitativo,riproducibilità dei risultati,risonanza magnetica,RM fingerprinting,tolleranza agli errori
Data di discussione della Tesi
17 Marzo 2022
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Spighi, Ilaria
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Imaging quantitativo,riproducibilità dei risultati,risonanza magnetica,RM fingerprinting,tolleranza agli errori
Data di discussione della Tesi
17 Marzo 2022
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