Gigli infranti, ombre cinesi. La rappresentazione hollywoodiana dell'Oriente prima e dopo Pearl Harbor

La tesi si incentra sulla rappresentazione dell’Oriente data da Hollywood negli anni Quaranta, periodo in cui esso riveste particolare centralità nell’immaginario americano. La guerra contro il Giappone - con le sue notevoli implicazioni sociali per le minoranze asiatiche del paese - rappresenta solo l’inizio di un momento di profondo riassetto dei rapporti con l’“Oriente”, sia Medio che Estremo, negli anni in cui gli Usa emergono definitivamente come nuova grande potenza globale. Per comprenderne le forme culturali assunte nell’ambito del cinema hollywoodiano è necessario confrontarsi con la storia dell’immagine americana dell’Oriente, tenendo presenti le teorie postcoloniali che hanno tentato di renderne conto a partire dal classico Orientalismo (1978) di Edward W. Said. Preliminarmente agli anni Quaranta, è utile gettare uno sguardo anche sulle rappresentazioni orientaliste largamente presenti nella Hollywood dei decenni precedenti. Questo consente di evidenziare la ricorsività di certi modi raffigurativi, opponendone il carattere “latente” alle differenze dovute ai vari periodi storici.