De Laurentis, Marco Andrea
(2021)
Effetto dell’elettrostimolazione sul metabolismo microbico e i parametri chimico-fisici in sedimenti marini contaminati da PCB.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria per l'ambiente e il territorio [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
Il full-text non è disponibile per scelta dell'autore.
(
Contatta l'autore)
Abstract
I sistemi bioelettrochimici (BES) sfruttano la capacità dei microrganismi di catalizzare reazioni di ossidoriduzione e sono stati proposti come strategia promettente per la stimolazione di processi di biorisanamento. Lo scopo dello studio è stato determinare l'effetto di una stimolazione elettrochimica sulle attività microbiche, inclusa la dealogenazione riduttiva dei policlorobifenili (PCB), e i principali parametri chimico-fisici in sedimenti marini contaminati provenienti da Taranto e Ravenna. L’elettrostimolazione è stata realizzata attraverso l'utilizzo di un BES costituito da un catodo in grafite come elettrodo di lavoro (WE), un elettrodo di riferimento Ag/AgCl, e da un anodo sacrificale in ferro come contro elettrodo (CE), immersi nel sedimento. L’elettrostimolazione è stata condotta per 12 settimane con tecnica potenziostatica (-0.7 V vs Ag/AgCl) e galvanostatica (2mA, 4mA), monitorando nel tempo e nello spazio (distanza dal WE) il pH e il potenziale redox (ORP) nel sedimento, la concentrazione dei PCB (Aroclor 1260) in prossimità del catodo (processo di dealogenazione riduttiva) e dei solfati nella fase acquosa (attività dei batteri solfato-riduttori, principali competitori dei batteri dealogenanti per i donatori di elettroni). L’elettrostimolazione con tecnica galvanostatica ha provocato una significativa riduzione del ORP e incremento del pH in corrispondenza del WE, nonché una stimolazione della solfato-riduzione rispetto al controllo a circuito aperto. Tale effetto è risultato proporzionale con l’intensità di corrente imposta. L'elettrostimolazione con tecnica potenziostatica non ha invece prodotto variazioni significative rispetto alle condizioni non elettrostimolate. In entrambi i casi, non è stato osservata stimolazione della dealogenazione riduttiva dei PCB, possibilmente dovuta a una bassa attività dei batteri dealogenanti, alla stimolazione della solfato-riduzione, o a una loro inibizione causata dalla elevata variazione di pH indotta.
Abstract
I sistemi bioelettrochimici (BES) sfruttano la capacità dei microrganismi di catalizzare reazioni di ossidoriduzione e sono stati proposti come strategia promettente per la stimolazione di processi di biorisanamento. Lo scopo dello studio è stato determinare l'effetto di una stimolazione elettrochimica sulle attività microbiche, inclusa la dealogenazione riduttiva dei policlorobifenili (PCB), e i principali parametri chimico-fisici in sedimenti marini contaminati provenienti da Taranto e Ravenna. L’elettrostimolazione è stata realizzata attraverso l'utilizzo di un BES costituito da un catodo in grafite come elettrodo di lavoro (WE), un elettrodo di riferimento Ag/AgCl, e da un anodo sacrificale in ferro come contro elettrodo (CE), immersi nel sedimento. L’elettrostimolazione è stata condotta per 12 settimane con tecnica potenziostatica (-0.7 V vs Ag/AgCl) e galvanostatica (2mA, 4mA), monitorando nel tempo e nello spazio (distanza dal WE) il pH e il potenziale redox (ORP) nel sedimento, la concentrazione dei PCB (Aroclor 1260) in prossimità del catodo (processo di dealogenazione riduttiva) e dei solfati nella fase acquosa (attività dei batteri solfato-riduttori, principali competitori dei batteri dealogenanti per i donatori di elettroni). L’elettrostimolazione con tecnica galvanostatica ha provocato una significativa riduzione del ORP e incremento del pH in corrispondenza del WE, nonché una stimolazione della solfato-riduzione rispetto al controllo a circuito aperto. Tale effetto è risultato proporzionale con l’intensità di corrente imposta. L'elettrostimolazione con tecnica potenziostatica non ha invece prodotto variazioni significative rispetto alle condizioni non elettrostimolate. In entrambi i casi, non è stato osservata stimolazione della dealogenazione riduttiva dei PCB, possibilmente dovuta a una bassa attività dei batteri dealogenanti, alla stimolazione della solfato-riduzione, o a una loro inibizione causata dalla elevata variazione di pH indotta.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
De Laurentis, Marco Andrea
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
PCB,BES,Dealogenazione riduttiva,Anodo sacrificale,Biostimolazione
Data di discussione della Tesi
20 Luglio 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
De Laurentis, Marco Andrea
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
PCB,BES,Dealogenazione riduttiva,Anodo sacrificale,Biostimolazione
Data di discussione della Tesi
20 Luglio 2021
URI
Gestione del documento: