L’influenza politica del lobbying negli Stati Uniti: analisi delle strategie di lobbying di Cisco Systems.

Scopo di questa tesi di laurea è stato quello di analizzare l’attività di lobbying della società Cisco Systems dal 2000 fino al 2020. Dopo aver completato l’attività di trascrizione dei dati raccolti, vi è stata un approfondita analisi di articoli scientifici per studiare le strategie di lobbying di Cisco in merito alle proposte di legge nel corso degli anni e si è cercato di capire, per ognuna di esse, gli obbiettivi che l’azienda ha cercato di raggiungere e i risultati che è riuscita ad ottenere. Cisco Systems Inc. nota semplicemente come Cisco, è una azienda multinazionale specializzata nella fornitura di apparati di networking. Nasce ufficialmente nel dicembre 1984 a San Francisco, California, da Leonard Bosack, responsabile dei computer del dipartimento di informatica della Stanford University, e da sua moglie Sandy Lerner, che gestiva i computer della Graduate School of Business. La produzione di Cisco si è concentrata fortemente su apparati per il funzionamento delle reti LAN, MAN, WAN e WLAN e sul sistema IOS che le pilota. Cisco è presente in molti settori economici. Di rilevante interesse vi sono il settore della sicurezza informatica, con la creazione dei Firewall e VPN, il settore della telefonia mobile, con la creazione delle IP Telephony, nel settore dell’archiviazione con la creazione dello Storage Area Network (SAN) e nel settore del computing con la creazione della piattaforma x86. Le prime attività di lobbying dell’azienda Cisco Systems risalgono al 1998 con una spesa iniziale di 600.000 $. Andando avanti nel tempo, l’investimento in lobbying da parte dell’azienda è cresciuto notevolmente fino ad arrivare ad un picco, nell’anno 2013, con un investimento totale di 3.090.000 $. Tra il 2009 e il 2010, l’azienda ha aumentato le spese in lobbying di oltre il 59%. Tale variazione annuale della spesa è stata il secondo più grande salto tra le prime 15 aziende del settore superata solo dall’aumento del 75% di Hewlett-Packard.