Andreani, Marco
(2021)
Studio della relazione fra pressione aortica e pressione arteriosa nell’arto superiore.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato
Download (665kB)
| Contatta l'autore
|
Abstract
L'obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare la relazione che lega la pressione sanguigna all'uscita del cuore alla pressione sanguigna periferica. Effettuando un'analisi delle metodologie di misurazione della pressione arteriosa, risulta che dall'introduzione del primo sfigmomanometro nel 1896 tutte le tecniche non invasive si sono basate sulla misurazione della pressione in un'arteria periferica, considerando questa pressione come equivalente alla pressione centrale. Tuttavia, attraverso lo studio dell'emodinamica nel sistema circolatorio, si osserva che la forma d'onda della pressione sanguigna non è la stessa lungo tutto il sistema e in particolare l'onda pressoria risulta amplificata nelle arterie brachiale e radiale rispetto all'aorta ascendente. Per superare questa problematica, Karmanoglu, O'Rourke, Avolio e Kelly nel 1993, effettuarono un esperimento su 14 pazienti a cui venne misurata simultaneamente la pressione in aorta e nell'arteria brachiale con l'obiettivo di ricavare una funzione di trasferimento "media" che permettesse di ottenere la pressione centrale da quella periferica. Per valutare l'efficacia della funzione di trasferimento ottenuta, quest'ultima è stata utilizzata per ricavare la pressione nell'aorta ascendente da dati di pressione arteriosa periferica di pazienti in diverse condizioni e la pressione aortica così calcolata è stata comparata con i dati ottenuti dalla misurazione diretta negli stessi pazienti. Questa comparazione ha evidenziato come la pressione aortica ottenuta in modo indiretto dalla funzione di trasferimento nei casi considerati riproducesse in modo soddisfacente la pressione aortica misurata direttamente. Per questo motivo questa tecnica appare promettente per portare ad un importante passo avanti nella gestione dei pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca e cardiopatia ischemica.
Abstract
L'obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare la relazione che lega la pressione sanguigna all'uscita del cuore alla pressione sanguigna periferica. Effettuando un'analisi delle metodologie di misurazione della pressione arteriosa, risulta che dall'introduzione del primo sfigmomanometro nel 1896 tutte le tecniche non invasive si sono basate sulla misurazione della pressione in un'arteria periferica, considerando questa pressione come equivalente alla pressione centrale. Tuttavia, attraverso lo studio dell'emodinamica nel sistema circolatorio, si osserva che la forma d'onda della pressione sanguigna non è la stessa lungo tutto il sistema e in particolare l'onda pressoria risulta amplificata nelle arterie brachiale e radiale rispetto all'aorta ascendente. Per superare questa problematica, Karmanoglu, O'Rourke, Avolio e Kelly nel 1993, effettuarono un esperimento su 14 pazienti a cui venne misurata simultaneamente la pressione in aorta e nell'arteria brachiale con l'obiettivo di ricavare una funzione di trasferimento "media" che permettesse di ottenere la pressione centrale da quella periferica. Per valutare l'efficacia della funzione di trasferimento ottenuta, quest'ultima è stata utilizzata per ricavare la pressione nell'aorta ascendente da dati di pressione arteriosa periferica di pazienti in diverse condizioni e la pressione aortica così calcolata è stata comparata con i dati ottenuti dalla misurazione diretta negli stessi pazienti. Questa comparazione ha evidenziato come la pressione aortica ottenuta in modo indiretto dalla funzione di trasferimento nei casi considerati riproducesse in modo soddisfacente la pressione aortica misurata direttamente. Per questo motivo questa tecnica appare promettente per portare ad un importante passo avanti nella gestione dei pazienti con ipertensione, insufficienza cardiaca e cardiopatia ischemica.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Andreani, Marco
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
bioingegneria,pressione aortica,pressione arteriosa periferica,propagazione della pressione,funzione di trasferimento
Data di discussione della Tesi
28 Maggio 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Andreani, Marco
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
bioingegneria,pressione aortica,pressione arteriosa periferica,propagazione della pressione,funzione di trasferimento
Data di discussione della Tesi
28 Maggio 2021
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: