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Abstract
Frutto della collaborazione di un gruppo di progettazione coordinato dall’architetto Giuseppe Vaccaro, il quartiere Barca viene realizzato tra il 1957 e il 1962 nell’ambito del Programma di Coordinamento di Edilizia Popolare (CEP) in un’area periferica della città di Bologna in prossimità del fiume Reno, in risposta all’esigenza di reperire nuovi alloggi economici. Il quartiere, pensato come una “città giardino”, prevedeva la realizzazione di diverse tipologie di residenze integrate con aree verdi pertinenziali e una serie di dotazioni pubbliche inserite nel contesto urbano, realizzate solo in parte. In risposta alle problematicità riscontrate durante la fase di analisi, la tesi affronta il tema della riqualificazione energetica e della riconnessione del tessuto residenziale delle unità di vicinato ad H e degli spazi verdi adiacenti, posti nella zona sud del quartiere. A scala urbana, il progetto prevede un riassetto della mobilità carrabile, dolce, ciclabile; la rivalorizzazione delle aree verdi limitrofe, il giardino “Guido Horn d’Arturo” e la fascia di rispetto dell’elettrodotto; a scala architettonica gli interventi riguardano il retrofit energetico, la riconfigurazione degli alloggi esistenti per rispondere alle odierne esigenze abitative, la sopraelevazione degli edifici e la riconfigurazione delle aree comuni di pertinenza, con l’obiettivo di definire un sistema sinergico tra spazi interni ed esterni.