Contributo alla costruzione di un Atlante dell’architettura bolognese. Conoscenza, conservazione e valorizzazione degli scaloni.

Zavalloni, Luca (2021) Contributo alla costruzione di un Atlante dell’architettura bolognese. Conoscenza, conservazione e valorizzazione degli scaloni. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento ad accesso riservato.
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Abstract

La tesi si pone l’obiettivo di indagare i tipi e l’evoluzione stilistica e formale degli scaloni monumentali dei palazzi storici bolognesi dall’inizio del Quattrocento alla fine del Settecento. L’indagine è un contributo alla costruzione di un Atlante dell’architettura bolognese per raccogliere e organizzare la variabilità delle soluzioni esistenti per conoscerle, conservarle e valorizzarle. L’inquadramento storico ha delineato le motivazioni alla base dei mutamenti socio-culturali che trovano corrispondenza nelle trasformazioni architettoniche. L’analisi archivistico-bibliografica ha permesso di ricostruire le variazioni stilistiche e costruttive degli scaloni traendone la logica trasformativa di passaggio da tradizionale a scenografico. È stata svolta una catalogazione degli scaloni per dedurne le caratteristiche salienti sotto il profilo tipologico e formale. L’approfondimento di casi rilevanti con strumentazione laser scanner ha permesso un rilievo preciso e accurato di caratteristiche altrimenti difficilmente misurabili con tecniche tradizionali per la complessità architettonica. La costruzione di un modello basato su nuvole di punti è la partenza per la creazione, secondo l’approccio H-BIM, di un database tridimensionale che permetta di veicolare una varietà di informazioni riguardanti l’oggetto d’indagine. L’integrazione tra modello fisico e informativo offre infinite potenzialità per interventi di conservazione e valorizzazione del bene culturale. L’archiviazione di una copia digitale, estensibile e aggiornabile, permette il monitoraggio quantitativo e qualitativo degli effetti di degrado a fini conservativi, confrontando lo stato di fatto con uno pregresso. La valorizzazione del bene culturale avviene con la consultazione anche da remoto con possibilità di visite virtuali configurabili dall’utente. Con la realtà aumentata, si può anche sovrapporre a una visita fisica informazioni allegate al modello virtuale con un approfondimento completo e immediato.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Zavalloni, Luca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
scaloni, scale, monumentali, atlante, catalogazione, palazzi, senatori, Bologna, storici, laser scanner, tls, nuvola di punti, database, H-BIM, conoscenza, conservazione, valorizzazione, restauro, rilievo, realtà virtuale, realtà aumentata
Data di discussione della Tesi
28 Maggio 2021
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