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Abstract
L’inquinamento da plastica sta raggiungendo livelli esagerati e le imprese cercano dei sistemi per favorire il riciclaggio, il quale non può avvenire mischiando tipi di prodotto e materiale differenti e ciò può condizionare la qualità dei nuovi prodotti a seguito del riciclaggio. È necessario un identificativo, impresso nella plastica non tangibile e non visibile per evitare manomissioni. La sequenza di bit d’informazione deve essere memorizzata in un database, così da poter identificare il prodotto in ogni condizione.
I test preliminari di rilevazione del codice sono eseguiti mediante un sensore ottico laser ed un micromanipolatore che, combinati, rilevano i campioni da cui si può estrapolare in post processing la sequenza di bit (codeword).
Il controllo del sensore ottico e l’acquisizione dei campioni sono gestiti dal software LabVIEW mentre l’elaborazione del segnale risultante è più efficace con il software Matlab.
L’elaborazione in post processing del segnale viene eseguita con un algoritmo di estrazione della frequenza di simbolo a seguito della decisione bit a bit di ogni campione. La stampante 3D, con cui sono costruiti i test plastici, introduce un errore ad ogni variazione dei bit, che non permette l’estrapolazione di tutto il codice campionando alla frequenza di simbolo. Viene quindi calcolato l’errore medio tra il numero di campioni dei bit sull’intestazione conosciuta e si ricava la codeword tenendo conto di questo errore.
Questo processo restituisce una sequenza di bit corretta solo in alcune misurazioni, ma in molti casi l’errore è troppo grande anche per l’algoritmo di correzione e viene pertanto introdotto un bit aggiuntivo sulla parte finale della sequenza, che sposta tutti gli altri di una posizione. Il codice deve quindi essere perfezionato per affrontare questo tipo di errori in modo adeguato, oppure si creano test plastici con meno variabilità sul numero di campioni.
Abstract
L’inquinamento da plastica sta raggiungendo livelli esagerati e le imprese cercano dei sistemi per favorire il riciclaggio, il quale non può avvenire mischiando tipi di prodotto e materiale differenti e ciò può condizionare la qualità dei nuovi prodotti a seguito del riciclaggio. È necessario un identificativo, impresso nella plastica non tangibile e non visibile per evitare manomissioni. La sequenza di bit d’informazione deve essere memorizzata in un database, così da poter identificare il prodotto in ogni condizione.
I test preliminari di rilevazione del codice sono eseguiti mediante un sensore ottico laser ed un micromanipolatore che, combinati, rilevano i campioni da cui si può estrapolare in post processing la sequenza di bit (codeword).
Il controllo del sensore ottico e l’acquisizione dei campioni sono gestiti dal software LabVIEW mentre l’elaborazione del segnale risultante è più efficace con il software Matlab.
L’elaborazione in post processing del segnale viene eseguita con un algoritmo di estrazione della frequenza di simbolo a seguito della decisione bit a bit di ogni campione. La stampante 3D, con cui sono costruiti i test plastici, introduce un errore ad ogni variazione dei bit, che non permette l’estrapolazione di tutto il codice campionando alla frequenza di simbolo. Viene quindi calcolato l’errore medio tra il numero di campioni dei bit sull’intestazione conosciuta e si ricava la codeword tenendo conto di questo errore.
Questo processo restituisce una sequenza di bit corretta solo in alcune misurazioni, ma in molti casi l’errore è troppo grande anche per l’algoritmo di correzione e viene pertanto introdotto un bit aggiuntivo sulla parte finale della sequenza, che sposta tutti gli altri di una posizione. Il codice deve quindi essere perfezionato per affrontare questo tipo di errori in modo adeguato, oppure si creano test plastici con meno variabilità sul numero di campioni.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Avenali, Paolo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
segnale spaziale,filtro FIR,estrazione del sincronismo di simbolo,estrazione della codeword,Trigger di Schhmitt
Data di discussione della Tesi
28 Maggio 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Avenali, Paolo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
segnale spaziale,filtro FIR,estrazione del sincronismo di simbolo,estrazione della codeword,Trigger di Schhmitt
Data di discussione della Tesi
28 Maggio 2021
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