Valorizzazione delle linee ferroviarie non utilizzate attraverso la loro trasformazione e riconversione. Il caso studio della tratta Rimini-San Marino

Nel nostro Paese esistono circa 8.000 chilometri di tratte ferroviarie non più utilizzate per la circolazione dei treni: un vastissimo patrimonio, che giace però, da molto tempo, in gran parte abbandonato. La rete delle linee ferroviarie dismesse e dei relativi manufatti e immobili abbandonati costituisce invece una vera e propria risorsa, la cui riqualificazione e riuso possono rappresentare una grande opportunità per il territorio, un’occasione di valorizzazione attraverso nuove modalità di fruizione di tali beni e del contesto. Numerose esperienze internazionali di efficace riconversione di linee ferroviarie dismesse, documentate nella tesi, evidenziano la necessità di strumenti di programmazione per il governo delle trasformazioni e di strategie condivise. L’ipotesi su cui la ricerca si sviluppa è che il recupero, ove possibile, di tratti ferroviari dismessi permette di trasformarli in opportunità d’uso molteplici e interessanti, consentendo di riappropriarsi di questa rete infrastrutturale silenziosa e nascosta e dei luoghi attraversati. La tesi svilupperà una proposta di riconversione del tracciato dell’ex ferrovia di collegamento di Rimini con la Repubblica di San Marino, che si propone di destinare a nuova mobilità sostenibile. Il tracciato ex-ferroviario, ora circondato da case e edifici produttivi in un contesto pienamente urbano, è l’oggetto principale dello studio. Partendo dal progetto TRC, Trasporto Rapido Costiero, che si è da poco concluso, e ispirandosi alla stessa filosofia, la Tesi propone il TRE, Trasporto Rapido per l'Entroterra (San Marino – Rimini – Aeroporto F. Fellini), per creare una connessione fra la Romagna e la più antica Repubblica del mondo.