Progettazione del cantiere e BIM secondo il Protocollo Anticontagio nelle fasi di emergenza sanitaria COVID 19: caso di studio

Le situazioni difficili nascondono sempre delle grandi opportunità. Il contesto attuale legato al fattore pandemico da Covid-19 ha favorito l'implementazione della digitalizzazione, della condivisione del lavoro e della collaborazione, coinvolgendo gli attori principali, governance, imprenditoria e ricerca. L’analisi di questo elaborato dimostra, tramite un caso di studio, come l’innovazione e la trasformazione digitale abbiano ottimizzato la gestione e l’organizzazione di un cantiere con metodologia BIM (Building Information Modeling), durante il periodo di pandemia. Si è fatto riferimento al D. Lgs. 9Aprile 2008, n° 81, T.U. sulla salute e sicurezza sul lavoro, al DPCM 11/03/2020 e successive modifiche, ed infine il protocollo MIT 24/04/2020 per la gestione anti contagio nelle fasi di emergenza sanitaria, per il contenimento e la diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Obiettivo della tesi è dimostrare come l’integrazione delle tecnologie digitali del costruito, possono essere usate come un valido sistema di vigilanza e controllo dei cantieri edili e dei luoghi di lavoro, finalizzato al contenimento del rischio COVID-19 e al miglioramento dei protocolli di sicurezza, per minimizzare il rischio di contagio. Si dimostra come la quarta dimensione ovvero il 4D BIM porti ad un miglioramento della programmazione delle attività del processo di esecuzione dei lavori, nella gestione e pianificazione delle operazioni, ottimizzando i tempi di esecuzione dell’opera, impostando le informazioni temporali direttamente sugli oggetti del modello, anche grazie alla realizzazione del Diagramma di Gantt, che consente di ricreare una linea temporale in cui sono presenti le attività che si svolgono in un determinato periodo, e che hanno una determinata durata. Il risultato è un modello nel quale viene ricreato un cantiere virtuale, per poter verificare e simulare situazioni di emergenza.