Descrittori meteo-climatici del regime di frequenza dei massimi annuali di precipitazione sub-giornaliera osservati in Emilia-Romagna

Marigliano, Giulia (2021) Descrittori meteo-climatici del regime di frequenza dei massimi annuali di precipitazione sub-giornaliera osservati in Emilia-Romagna. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria per l'ambiente e il territorio [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract

Sulla base del modello proposto da Di Baldassarre et al. (2006), che utilizza la precipitazione media annuale (MAP) come proxy della posizione geografica, l’elaborato di Tesi si è posto come obiettivo quello di ricercare ulteriori proxy in grado di fornire una migliore previsione degli eventi estremi di precipitazione, in modo da migliorare la capacità di previsione del modello. Sono stati valutati il 95° percentile delle cumulate annue di precipitazione e il 95° percentile dei dati di precipitazione giornaliera, e per il calcolo degli L-momenti (v. Hosking e Wallis, 1993, 1997), momenti statistici di largo impiego in campo idrologico. È stato poi analizzato il legame tra ciascun proxy climatico e gli L-momenti, con lo scopo di valutare se, sulla base del modello proposto da Di Baldassarre et al. (2006) si ottengono significativi benefici. Ai fini dell’analisi sono stati impiegati due dataset, entrambi forniti da ARPAE (Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell´Emilia-Romagna): il dataset AMS fornisce i dati relativi alle serie dei massimi annuali di precipitazione per durate sub-giornaliere e sub-orarie, relativi alle stazioni pluviometriche che si trovano all’interno di bacini idrografici situati nell’area di pertinenza di ARPAE, per il periodo 1921-2018; il dataset PrecClima è un dataset climatico giornaliero di precipitazioni che copre tutto il territorio regionale (e dintorni) dal 1961 al 2018, ottenuto da ARPAE mediante interpolazione spaziale su una griglia regolare a partire dai valori rilevati dalla rete delle stazioni meteorologiche storiche. Esaminando i risultati ottenuti si può affermare che l’utilizzo di un proxy che fa riferimento a valori estremi, quali AP95 e DP95, non porta a miglioramenti significativi rispetto all’utilizzo di un proxy che tiene conto di un valore medio, in questo caso il MAP.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Marigliano, Giulia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
L-momenti,proxy climatici,regionalizzazione,regioni omogenee,modello GEV MAP,distribuzione TCEV,distribuzione GEV
Data di discussione della Tesi
10 Marzo 2021
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