Verasani, Beatrice
(2021)
Studio e caratterizzazione dei materiali di rivestimento e del loro degrado ai fini del restauro dell'ex-Casa del Fascio di Predappio (FC).
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
La ex-Casa del Fascio di Predappio (FC) è uno dei monumenti simbolo dell’architettura razionalista italiana, portatrice non solo dei caratteri fondamentali di uno stile architettonico, ma anche della cultura del tempo e delle tecniche costruttive degli inizi del Novecento. È dunque chiaro il motivo per il quale il restauro di tale monumento richieda attenzione per ogni singolo dettaglio, oltre a rappresentare un importante momento di ricerca nell’ambito della conservazione degli edifici del ventesimo secolo. Lo stato di abbandono in cui versa l’edificio perdura da quasi trent’anni ed ha portato ad un inesorabile avanzamento dei fenomeni di degrado in atto. I rivestimenti esterni dell’edificio consistono nell’accostamento di un materiale tipico della tradizione architettonica italiana, ovvero il travertino, e di un materiale innovativo brevettato pochi anni prima della costruzione stessa della ex-Casa del Fascio, ossia l’Italklinker. Nell’ambito di questo elaborato è stata sviluppata una ricerca mediante indagini di laboratorio per stabilire lo stato di avanzamento del degrado di tali rivestimenti, con lo scopo di fornire informazioni utili al gruppo di progettisti incaricati del restauro. I risultati ottenuti hanno evidenziato come per i materiali di finitura sia interni che esterni siano necessari ingenti interventi di restauro volti a bloccare i processi di degrado in corso, da integrare in un apposito progetto. In particolare, gli interventi risultano essere particolarmente complessi per i rivestimenti esterni. Per le lastre in travertino, infatti, si rende necessario intervenire puntualmente con perni metallici e malta di ripristino, approccio che non può essere applicato per i listelli di Italklinker, vista la ridotta dimensione degli elementi e l’estensione stessa delle tamponature. Per quest’ultimi dev’essere pertanto pensata una soluzione che permetta di agire direttamente sulle superfici e non in modo specifico per ogni componente.
Abstract
La ex-Casa del Fascio di Predappio (FC) è uno dei monumenti simbolo dell’architettura razionalista italiana, portatrice non solo dei caratteri fondamentali di uno stile architettonico, ma anche della cultura del tempo e delle tecniche costruttive degli inizi del Novecento. È dunque chiaro il motivo per il quale il restauro di tale monumento richieda attenzione per ogni singolo dettaglio, oltre a rappresentare un importante momento di ricerca nell’ambito della conservazione degli edifici del ventesimo secolo. Lo stato di abbandono in cui versa l’edificio perdura da quasi trent’anni ed ha portato ad un inesorabile avanzamento dei fenomeni di degrado in atto. I rivestimenti esterni dell’edificio consistono nell’accostamento di un materiale tipico della tradizione architettonica italiana, ovvero il travertino, e di un materiale innovativo brevettato pochi anni prima della costruzione stessa della ex-Casa del Fascio, ossia l’Italklinker. Nell’ambito di questo elaborato è stata sviluppata una ricerca mediante indagini di laboratorio per stabilire lo stato di avanzamento del degrado di tali rivestimenti, con lo scopo di fornire informazioni utili al gruppo di progettisti incaricati del restauro. I risultati ottenuti hanno evidenziato come per i materiali di finitura sia interni che esterni siano necessari ingenti interventi di restauro volti a bloccare i processi di degrado in corso, da integrare in un apposito progetto. In particolare, gli interventi risultano essere particolarmente complessi per i rivestimenti esterni. Per le lastre in travertino, infatti, si rende necessario intervenire puntualmente con perni metallici e malta di ripristino, approccio che non può essere applicato per i listelli di Italklinker, vista la ridotta dimensione degli elementi e l’estensione stessa delle tamponature. Per quest’ultimi dev’essere pertanto pensata una soluzione che permetta di agire direttamente sulle superfici e non in modo specifico per ogni componente.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Verasani, Beatrice
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
conservazione,restauro,Predappio,eX-casa del fascio,travertino,Italklinker,rivestimenti
Data di discussione della Tesi
12 Marzo 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Verasani, Beatrice
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
conservazione,restauro,Predappio,eX-casa del fascio,travertino,Italklinker,rivestimenti
Data di discussione della Tesi
12 Marzo 2021
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