Generative Deep Learning and Creativity

Franceschelli, Giorgio (2021) Generative Deep Learning and Creativity. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria informatica [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract

“Non ha la presunzione di originare nulla; può solo fare ciò che noi sappiamo ordinarle di fare”. Così, oltre 150 anni fa, Lady Lovelace commentava la Macchina Analitica di Babbage, l’antenato dei nostri computer. Una frase che, a distanza di tanti anni, suona quasi come una sfida: grazie alla diffusione delle tecniche di Generative Deep Learning e alle ricerche nell’ambito della Computational Creativity, sempre più sforzi sono stati destinati allo smentire l’ormai celebre Obiezione della Lovelace. Proprio a partire da questa, quattro domande formano i capisaldi della Computational Creativity: se è possibile sfruttare tecniche computazionali per comprendere la creatività umana; e, soprattutto, se i computer possono fare cose che sembrino creative (se non che siano effettivamente creative), e se possono imparare a riconoscere la creatività. Questa tesi si propone dunque di inserirsi in tale contesto, esplorando queste ultime due questioni grazie a tecniche di Deep Learning. In particolare, sulla base della definizione di creatività proposta da Margaret Boden, è presentata una metrica data dalla somma pesata di tre singole componenti (valore, novità e sorpresa) per il riconoscimento della creatività. In aggiunta, sfruttando tale misura, è presentato anche UCAN (Unexpectedly Creative Adversarial Network), un modello generativo orientato alla creatività, che impara a produrre opere creative massimizzando la metrica di cui sopra. Sia il generatore sia la metrica sono stati testati sul contesto della poesia americana del diciannovesimo secolo; i risultati ottenuti mostrano come la metrica sia effettivamente in grado di intercettare la traiettoria storica, e come possa rappresentare un importante passo avanti per lo studio della Computational Creativity; il generatore, pur non ottenendo risultati altrettanto eccellenti, si pone quale punto di partenza per la definizione futura di un modello effettivamente creativo.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Franceschelli, Giorgio
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Deep Learning,Creatività,Artificial Intelligence,Computational Creativity,Poesia Americana,Natural Language Generation
Data di discussione della Tesi
4 Febbraio 2021
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