Barka, Alba
(2020)
Emissione di sincrotrone e applicazioni astrofisiche.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Astronomia [L-DM270], Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Una particella carica accelerata emette radiazione seguendo la formula di Larmor.
Quando l’accelerazione avviene tramite interazione con un campo magnetico possiamo
parlare, in base alla velocità alla quale la particella viene accelerata, di Ciclotrone (per
velocità v << c), Ciclotrone relativistico e Sincrotrone, in cui si ha a che fare con particelle ultra-relativistiche.
L’ emissione viene detta di sincrotrone poiché viene generalmente osservata nei sincrotroni, acceleratori di particelle di tipo circolare usati negli studi di fisica delle particelle
elementari. Nei sincrotroni, a differenza delle sorgenti astrofisiche, la radiazione prodotta è più energetica, con massimi di emissione nell’ infrarosso, nel visibile, nell’
ultravioletto o anche nei raggi X.
La radiazione prodotta da questo processo `e una radiazione polarizzata e non termica,
infatti le particelle non seguono la distribuzione di Maxwell-Bolzmann, bensì una distribuzione a legge di potenza.
Come già citato, una formula fondamentale per le emissioni di cariche accelerate è la
formula di Larmor, una delle conseguenze più importanti delle equazioni di Maxwell,
ottenuta tramite l’utilizzo dei potenziali ritardati e di Liénard-Jones.
Abstract
Una particella carica accelerata emette radiazione seguendo la formula di Larmor.
Quando l’accelerazione avviene tramite interazione con un campo magnetico possiamo
parlare, in base alla velocità alla quale la particella viene accelerata, di Ciclotrone (per
velocità v << c), Ciclotrone relativistico e Sincrotrone, in cui si ha a che fare con particelle ultra-relativistiche.
L’ emissione viene detta di sincrotrone poiché viene generalmente osservata nei sincrotroni, acceleratori di particelle di tipo circolare usati negli studi di fisica delle particelle
elementari. Nei sincrotroni, a differenza delle sorgenti astrofisiche, la radiazione prodotta è più energetica, con massimi di emissione nell’ infrarosso, nel visibile, nell’
ultravioletto o anche nei raggi X.
La radiazione prodotta da questo processo `e una radiazione polarizzata e non termica,
infatti le particelle non seguono la distribuzione di Maxwell-Bolzmann, bensì una distribuzione a legge di potenza.
Come già citato, una formula fondamentale per le emissioni di cariche accelerate è la
formula di Larmor, una delle conseguenze più importanti delle equazioni di Maxwell,
ottenuta tramite l’utilizzo dei potenziali ritardati e di Liénard-Jones.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Barka, Alba
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
sincrotrone,beaming relativistico,campo magnetico,SNR,radiogalassie,autoassorbimento,polarizzazione,evoluzione spettrale,spettro di emissione
Data di discussione della Tesi
14 Dicembre 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Barka, Alba
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
sincrotrone,beaming relativistico,campo magnetico,SNR,radiogalassie,autoassorbimento,polarizzazione,evoluzione spettrale,spettro di emissione
Data di discussione della Tesi
14 Dicembre 2020
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