Verrengia, Maria Giovanna
(2020)
optoelettronica nelle protesi retiniche: un esempio applicativo.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Le malattie degenerative che riguardano i fotorecettori della retina, delle quali le principali sono la Retinite Pigmentosa e la Degenerazione Maculare Senile, hanno un’incidenza rilevante nella popolazione mondiale.
Tanti sono stati gli approcci ingegneristici studiati per il ristabilimento del processo di visione in presenza di tali patologie, ma nessuno di essi fornisce una qualità esaustiva dell’immagine percepita.
Inoltre, questi dispositivi presentano necessità di apparecchiature esterne, fanno utilizzo di fotocamere e goggle, sono impiantati mediante interventi chirurgici invasivi, non godono di compatibilità meccanica e biologica adeguate.
Nel 2017, un gruppo di ricerca italiano, nato principalmente dalla collaborazione tra l’Istituto di Nanotecnologie dell’IIT di Milano e l’Istituto delle Sinapsi di Genova, ha visto nelle potenzialità dei polimeri organici la possibilità di realizzare una protesi retinica fotovoltaica che andasse ad ovviare alla maggior parte dei problemi che le protesi retiniche tradizionali presentavano.
Questo dispositivo, che allo stato attuale si trova ancora in fase di sperimentazione su animali, consente di ottenere un’acuità visiva paragonabile a quella di un individuo sano, una conseguente risoluzione spaziale ottima, il ristabilimento del riflesso pupillare come indice della funzionalità visiva, il recupero del comportamento visually driven, l’assenza completa di cablaggi e alimentazione esterna invasivi, funzionando in modalità fotovoltaica e sfruttando le lunghezze d’onda della luce visibile.
In questo lavoro, se ne sono voluti analizzare caratteristiche e principi di funzionamento, ponendo uno sguardo approfondito sui test clinici e i risultati degli stessi. Partendo da ciò si è potuti convenire sull’effettiva efficacia del dispositivo, che potrebbe rappresentare un’ottima innovazione nell’ambito del ristabilimento del processo visivo nei pazienti affetti da suddette malattie.
Abstract
Le malattie degenerative che riguardano i fotorecettori della retina, delle quali le principali sono la Retinite Pigmentosa e la Degenerazione Maculare Senile, hanno un’incidenza rilevante nella popolazione mondiale.
Tanti sono stati gli approcci ingegneristici studiati per il ristabilimento del processo di visione in presenza di tali patologie, ma nessuno di essi fornisce una qualità esaustiva dell’immagine percepita.
Inoltre, questi dispositivi presentano necessità di apparecchiature esterne, fanno utilizzo di fotocamere e goggle, sono impiantati mediante interventi chirurgici invasivi, non godono di compatibilità meccanica e biologica adeguate.
Nel 2017, un gruppo di ricerca italiano, nato principalmente dalla collaborazione tra l’Istituto di Nanotecnologie dell’IIT di Milano e l’Istituto delle Sinapsi di Genova, ha visto nelle potenzialità dei polimeri organici la possibilità di realizzare una protesi retinica fotovoltaica che andasse ad ovviare alla maggior parte dei problemi che le protesi retiniche tradizionali presentavano.
Questo dispositivo, che allo stato attuale si trova ancora in fase di sperimentazione su animali, consente di ottenere un’acuità visiva paragonabile a quella di un individuo sano, una conseguente risoluzione spaziale ottima, il ristabilimento del riflesso pupillare come indice della funzionalità visiva, il recupero del comportamento visually driven, l’assenza completa di cablaggi e alimentazione esterna invasivi, funzionando in modalità fotovoltaica e sfruttando le lunghezze d’onda della luce visibile.
In questo lavoro, se ne sono voluti analizzare caratteristiche e principi di funzionamento, ponendo uno sguardo approfondito sui test clinici e i risultati degli stessi. Partendo da ciò si è potuti convenire sull’effettiva efficacia del dispositivo, che potrebbe rappresentare un’ottima innovazione nell’ambito del ristabilimento del processo visivo nei pazienti affetti da suddette malattie.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Verrengia, Maria Giovanna
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
protesi retiniche,protesi fotovoltaiche,optoelettronica
Data di discussione della Tesi
20 Novembre 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Verrengia, Maria Giovanna
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
protesi retiniche,protesi fotovoltaiche,optoelettronica
Data di discussione della Tesi
20 Novembre 2020
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