Sulpizio, Giacomo
(2020)
Strategie innovative per l'ingegnerizzazione del tessuto tendineo in vitro.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Ogni anno nel mondo vengono segnalati più di 33 milioni di infortuni muscoloscheletrici, con significative ripercussioni socio-economiche in termini di ore di lavoro perse e spese economiche conseguenti.
Essi costituiscono una delle più frequenti diagnosi in campo ortopedico, rappresentando oltre il 30% di tutte le diagnosi nelle visite muscoloscheletriche effettuate ogni anno.
Al giorno d’oggi si conoscono numerose strategie per il trattamento dei tendini danneggiati. Tra queste, gli interventi chirurgici prevedono l’innesto di materiali biologici o sintetici all’interno del sito danneggiato, costituendo una strategia semplice e rapida se paragonati al processo di guarigione naturale; tuttavia, essi hanno dei limiti che possono portare a un insuccesso del trattamento.
L’ingegneria tissutale costituisce un promettente approccio da applicare quando la guarigione naturale o la sostituzione chirurgica falliscono. Attualmente, differenti tipologie di cellule e di biomateriali vengono utilizzati per disegnare sostituti tissutali ingegnerizzati. In particolare, gli scaffold possono essere realizzati con biomateriali di origine sintetica o biologica e attraverso diverse tecniche di fabbricazione.
Tra queste il cell-electrospinning ha raggiunto un elevato livello di interesse nel campo della medicina rigenerativa. Esso è basato sulla normale tecnica di elettrofilatura, ma aggiunge il vantaggio di poter incapsulare le cellule nelle micro/nanofibre. Grazie a questa tecnica è quindi possibile ricreare in maniera più fedele l’ambiente della matrice extracellulare, preservando e promuovendo la normale attività cellulare.
Nonostante ciò, esistono ancora diversi limiti da superare prima che i costrutti tissutali tendinei possano essere utilizzati in ambito clinico. Studi futuri che integrano diversi materiali e tecniche di produzione potranno quindi essere di supporto per il trattamento delle patologie tendinee.
Abstract
Ogni anno nel mondo vengono segnalati più di 33 milioni di infortuni muscoloscheletrici, con significative ripercussioni socio-economiche in termini di ore di lavoro perse e spese economiche conseguenti.
Essi costituiscono una delle più frequenti diagnosi in campo ortopedico, rappresentando oltre il 30% di tutte le diagnosi nelle visite muscoloscheletriche effettuate ogni anno.
Al giorno d’oggi si conoscono numerose strategie per il trattamento dei tendini danneggiati. Tra queste, gli interventi chirurgici prevedono l’innesto di materiali biologici o sintetici all’interno del sito danneggiato, costituendo una strategia semplice e rapida se paragonati al processo di guarigione naturale; tuttavia, essi hanno dei limiti che possono portare a un insuccesso del trattamento.
L’ingegneria tissutale costituisce un promettente approccio da applicare quando la guarigione naturale o la sostituzione chirurgica falliscono. Attualmente, differenti tipologie di cellule e di biomateriali vengono utilizzati per disegnare sostituti tissutali ingegnerizzati. In particolare, gli scaffold possono essere realizzati con biomateriali di origine sintetica o biologica e attraverso diverse tecniche di fabbricazione.
Tra queste il cell-electrospinning ha raggiunto un elevato livello di interesse nel campo della medicina rigenerativa. Esso è basato sulla normale tecnica di elettrofilatura, ma aggiunge il vantaggio di poter incapsulare le cellule nelle micro/nanofibre. Grazie a questa tecnica è quindi possibile ricreare in maniera più fedele l’ambiente della matrice extracellulare, preservando e promuovendo la normale attività cellulare.
Nonostante ciò, esistono ancora diversi limiti da superare prima che i costrutti tissutali tendinei possano essere utilizzati in ambito clinico. Studi futuri che integrano diversi materiali e tecniche di produzione potranno quindi essere di supporto per il trattamento delle patologie tendinee.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Sulpizio, Giacomo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Tendine,Rigenerazione,Strategie innovative,Lesioni muscoloscheletriche,Ingegneria tissutale,Scaffold,Electrospinning,Biomateriali,Cellule staminali
Data di discussione della Tesi
20 Novembre 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Sulpizio, Giacomo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Tendine,Rigenerazione,Strategie innovative,Lesioni muscoloscheletriche,Ingegneria tissutale,Scaffold,Electrospinning,Biomateriali,Cellule staminali
Data di discussione della Tesi
20 Novembre 2020
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