Manenti, Alessandra
 
(2020)
Costrutti tissutali ingegnerizzati sottoposti a compressione meccanica, per un corretto differenziamento osteogenico in vitro.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in 
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
  
 
  
  
        
        
	
  
  
  
  
  
  
  
    
  
    
      Documenti full-text disponibili:
      
        
          
            | ![[thumbnail of Thesis]](https://amslaurea.unibo.it/style/images/fileicons/application_pdf.png) | Documento PDF (Thesis) Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
 Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato
 Download (12MB)
              
              
                | Contatta l'autore
 | 
        
      
    
  
  
    
      Abstract
      Ogni anno vengono praticati a livello mondiale più di due milioni di interventi di bone grafting.
L’incidenza delle patologie legate al tessuto osseo, causate da traumi, malattie o tumori, sta sempre più aumentando, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione mondiale. Come diretta conseguenza si riscontra una crescita della richiesta di trattamento dei difetti dell’osso.
Le tecniche ad oggi adottate nella pratica clinica, quali autograft ed allograft, presentano delle complicanze, come infezioni, morbidità del sito donatore, perdita di proprietà meccaniche del tessuto. 
L’ingegneria dei tessuti si pone come strategia innovativa per la riparazione del tessuto osseo, attraverso l’utilizzo di scaffolds realizzati con biomateriali su cui coltivare cellule staminali da indirizzare verso il fenotipo osteogenico. Poiché risulta di fondamentale importanza ricreare in vitro un ambiente di coltura il più fedele possibile a quello in vivo, nel presente elaborato si analizzano applicazioni di costrutti all’interno di bioreattori. 
Una corretta interazione tra questi dispositivi, i biomateriali e le cellule permette di aumentare sia l’efficacia che la controllabilità e la riproducibilità dei processi dell’ingegneria dei tessuti.
È quindi la combinazione intelligente dei vari fattori caratterizzanti l’ingegneria tissutale ossea che può portare a colmare quel gap presente tra ricerca e applicazione, affinché una strategia così promettente trovi un’effettiva trasposizione nella pratica clinica.
     
    
      Abstract
      Ogni anno vengono praticati a livello mondiale più di due milioni di interventi di bone grafting.
L’incidenza delle patologie legate al tessuto osseo, causate da traumi, malattie o tumori, sta sempre più aumentando, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione mondiale. Come diretta conseguenza si riscontra una crescita della richiesta di trattamento dei difetti dell’osso.
Le tecniche ad oggi adottate nella pratica clinica, quali autograft ed allograft, presentano delle complicanze, come infezioni, morbidità del sito donatore, perdita di proprietà meccaniche del tessuto. 
L’ingegneria dei tessuti si pone come strategia innovativa per la riparazione del tessuto osseo, attraverso l’utilizzo di scaffolds realizzati con biomateriali su cui coltivare cellule staminali da indirizzare verso il fenotipo osteogenico. Poiché risulta di fondamentale importanza ricreare in vitro un ambiente di coltura il più fedele possibile a quello in vivo, nel presente elaborato si analizzano applicazioni di costrutti all’interno di bioreattori. 
Una corretta interazione tra questi dispositivi, i biomateriali e le cellule permette di aumentare sia l’efficacia che la controllabilità e la riproducibilità dei processi dell’ingegneria dei tessuti.
È quindi la combinazione intelligente dei vari fattori caratterizzanti l’ingegneria tissutale ossea che può portare a colmare quel gap presente tra ricerca e applicazione, affinché una strategia così promettente trovi un’effettiva trasposizione nella pratica clinica.
     
  
  
    
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(Laurea)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Manenti, Alessandra
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          ingegneria tissutale ossea,rigenerazione ossea,scaffolds,biomateriali,bioreattori,proprietà meccaniche,differenziamento osteogenico
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          20 Novembre 2020
          
        
      
      URI
      
      
     
   
  
    Altri metadati
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Manenti, Alessandra
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          ingegneria tissutale ossea,rigenerazione ossea,scaffolds,biomateriali,bioreattori,proprietà meccaniche,differenziamento osteogenico
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          20 Novembre 2020
          
        
      
      URI
      
      
     
   
  
  
  
  
  
    
    Statistica sui download
    
    
  
  
    
      Gestione del documento: 
      
        