Il ritmo cerebrale alpha nei processi cognitivi e sue alterazioni nelle malattie neurologiche

Galletti, Eleonora (2020) Il ritmo cerebrale alpha nei processi cognitivi e sue alterazioni nelle malattie neurologiche. [Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
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Abstract

Questo lavoro ha avuto come obiettivo quello di indagare, tramite lo studio di articoli della letteratura, il ruolo funzionale che riveste il ritmo cerebrale alpha (8-13 Hz) nei processi cognitivi quali attenzione, memoria ed elaborazione di emozioni, ed analizzare come anomalie nell’attività di questo ritmo possano essere associate a diverse patologie neurologiche. Il ritmo alpha sembra avere un ruolo inibitorio: la sincronizzazione delle oscillazioni (ERS) in questo range di frequenze equivale ad una diminuzione dell’attivazione corticale, mentre una desincronizzazione delle oscillazioni (ERD) corrisponde ad una maggiore attivazione corticale. Nello svolgimento di task attentivi e mnemonici, una buona performance è legata alla presenza di ERD in banda alpha nelle regioni corticali rilevanti per il compito, mentre si ha ERS nelle regioni non rilevanti e potenzialmente interferenti, in modo da bloccare l’elaborazione e l’afflusso di informazioni distraenti. In aggiunta, l’asimmetria frontale alpha (FAA) è un parametro analizzato nello studio dell’elaborazione delle emozioni, in quanto uno sbilanciamento nell’attivazione dei due emisferi è responsabile delle differenze interindividuali nella reazione a stimoli emotivi, essendo la corteccia prefrontale sinistra più coinvolta nell’elaborazione di stimoli positivi mentre la destra di stimoli negativi. Anomalie nel ritmo alpha si ritrovano in diverse malattie neurologiche; questo elaborato tratta del disturbo depressivo maggiore, disturbo bipolare e morbo di Alzheimer. Il disturbo depressivo comporta un’attività maggiore in banda alpha nella corteccia frontale sinistra rispetto alla destra, mentre nella zona posteriore si riscontra un’asimmetria opposta. Nel caso del disturbo bipolare poi, i pazienti hanno una notevole riduzione di potenza alpha rispetto a soggetti sani. Infine, individui affetti da morbo di Alzheimer mostrano un decremento dell’attività in banda alpha, insieme ad una diminuzione della coerenza.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea)
Autore della tesi
Galletti, Eleonora
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
oscillazioni in banda alpha,Event related desynchronization/sdi Alzheimer
Data di discussione della Tesi
20 Novembre 2020
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