Studio sulla propagazione del calore per irraggiamento attraverso i gas residui nella camera di combustione di un razzo a propellente solido

Una delle grandi problematiche che caratterizzano la fase operativa di un lanciatore propulso da propellenti chimici, siano essi liquidi o solidi, è quella inerente al controllo delle estreme temperature che si sviluppano dalla reazione di combustione. Le prestazioni di questo genere di propulsione sono infatti strettamente legate alle proprietà altamente esotermiche dei propellenti utilizzati. Le temperature che si possono raggiungere in camera di combustione sono dell’ordine dei 3000 gradi Kelvin e, se non gestite correttamente, possono portare al failure strutturale di vari componenti. Lo studio delle dinamiche termiche che si verificano è allora estremamente importante per cercare di arginare lo stress al quale sono sottoposte le strutture. Con il presente studio si vuole approfondire proprio questo aspetto, con una particolare attenzione a quelle che sono le proprietà ottiche dei gas prodotti dalla combustione, e, in particolare, alla loro capacità di assorbire e attenuare il calore. L’idea alla base dello studio è infatti quella di sfruttare queste proprietà intrinseche per schermare le strutture rispetto all’emissione di calore che può provenire da un determinato hot-spot.