L’integrazione di immigrati e rifugiati nella società tedesca contemporanea attraverso il teatro: analisi del teatro post-migratorio del Ballhaus Naunynstraße e del progetto Ruhrorter del Theater an der Ruhr

A partire dalla seconda metà del secolo scorso, la Germania è stata una delle principali mete di immigrazione all’interno del continente europeo. Prima i Gastarbeiter e poi rifugiati provenienti da aree di crisi di tutto il mondo hanno cercato di stabilirvisi, non senza difficoltà a causa di politiche che per molto tempo sono state atte a sfavorire una permanenza duratura nel paese. Solo nel XXI secolo la Germania ha riconosciuto che la sua realtà migratoria è ormai parte del paese. Per descrivere la situazione odierna è stato creato un nuovo termine, “post-migratorio”, con il quale si identificano società che, nonostante continuino a esserci flussi migratori, sono ormai caratterizzate da una struttura sociale eterogenea e si trovano in una fase di confronto con questa nuova realtà. Il discorso dell’integrazione, quindi, è oggi più che mai attuale. Nel primo capitolo di questo elaborato verrà illustrata brevemente la storia delle migrazioni verso la Germania dal secondo dopoguerra ad oggi, nonché la composizione della società tedesca odierna. Nel secondo capitolo verranno poi analizzati i punti principali della legislazione tedesca in materia di asilo, di cittadinanza e di integrazione. Nel terzo capitolo, infine, si parlerà dello stato dell’integrazione in Germania alla luce della premessa, avanzata da vari studiosi, che la Germania sia ormai una società post-migratoria. In particolare, verranno analizzati il modo di fare teatro del teatro Ballhaus Naunynstraße e del progetto Ruhrorter del Theater an der Ruhr, che, pur avendo un approccio diverso, hanno come obiettivo quello di dare spazio, attraverso l’arte, a parti della società tedesca a cui di solito non è dato, combattendo la visione stereotipata di immigrati e rifugiati e l’esclusione dalla rappresentazione artistica, e quindi dalla società, che di solito viene loro riservata, allo scopo di permettere loro di avere voce in capitolo in questa fase di transizione e innovazione.