Scala delle distanze in astrofisica

Vettori, Gregorio (2020) Scala delle distanze in astrofisica. [Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in Astronomia [L-DM270]
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (Thesis)
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato

Download (1MB)

Abstract

In astrofisica la determinazione delle distanze ha sempre assunto un ruolo molto importante, poiché essa consente una più accurata comprensione della struttura e dell’evoluzione dell’universo in cui ci troviamo. Ci sono molti metodi che possono essere seguiti, a seconda degli oggetti di studio e dello scopo della ricerca. I metodi diretti (geometrici), utilizzabili solo nei dintorni del Sistema Solare, permettono di calibrare quelli indiretti (indicatori primari e secondari), i quali sono utilizzabili a distanze molto maggiori. Ogni metodo consente di accurare il successivo, creando così un meccanismo di misura chiamato scala delle distanze cosmiche, la quale ha come fine ultimo la calibrazione della legge di Hubble, di fondamentale importanza in cosmologia.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea)
Autore della tesi
Vettori, Gregorio
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
astronomia radar,parallasse stellare annua,parallasse secolare,fit di sequenza principale,variabili pulsanti,rr lyrae,cefeidi,relazione di tully-fisher,piano fondamentale,supernovae Ia,redshift cosmologico,costante di hubble,indicatori primari,indicatori secondari
Data di discussione della Tesi
17 Settembre 2020
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza il documento

^