Carloni, Giacomo
(2020)
Studio petrografico del basamento Austroalpino della Val Martello tra il lago Gioveretto ed il rifugio Martello a fine vallata.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Scienze geologiche [L-DM270], Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Questa tesi è rivolta alla caratterizzazione petrografica delle rocce di basamento Austroalpino della Falda di Ortles-Campo in alta Val Martello, Trentino Alto-Adige. In particolare questo studio è dedicato alla ricerca di paragenesi mineralogiche associabili a determinate condizioni di pressione e temperatura che le rocce subirono durante l’evento deformativo-metamorfico Eo-alpino. Nella zona di studio affiorano due delle tre unità che compongono la falda: l’Unità di Peio e la Scaglia dello Zebrù. I campioni sono stati prelevati durante cinque giornate di rilevamento in campagna nel mese di Agosto 2019. Dall’analisi microscopica è stata rinvenuta una paragenesi a Grt + Chl + Cld sia nelle filladi della Scaglia dello Zebrù, sia nei micascisti dell’Unità di Peio. Rispetto ai dati bibliografici (le note illustrative del foglio 025-Rabbi della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50000 (ISPRA, 2009)) è stato riscontrato il cloritoide anche nelle filladi della Scaglia dello Zebrù oltre che nell’ Unità di Peio. Questo ha portato a concludere che le due unità durante l’evento Eo-alpino sono state sottoposte a condizioni P-T (500-520°, 0,6-0,9 GPa) leggermente diverse rispetto a quelle riportate in bibliografia (380-420°, 0,4-0,7 GPa, Mair & Schuster, 2003).
Abstract
Questa tesi è rivolta alla caratterizzazione petrografica delle rocce di basamento Austroalpino della Falda di Ortles-Campo in alta Val Martello, Trentino Alto-Adige. In particolare questo studio è dedicato alla ricerca di paragenesi mineralogiche associabili a determinate condizioni di pressione e temperatura che le rocce subirono durante l’evento deformativo-metamorfico Eo-alpino. Nella zona di studio affiorano due delle tre unità che compongono la falda: l’Unità di Peio e la Scaglia dello Zebrù. I campioni sono stati prelevati durante cinque giornate di rilevamento in campagna nel mese di Agosto 2019. Dall’analisi microscopica è stata rinvenuta una paragenesi a Grt + Chl + Cld sia nelle filladi della Scaglia dello Zebrù, sia nei micascisti dell’Unità di Peio. Rispetto ai dati bibliografici (le note illustrative del foglio 025-Rabbi della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:50000 (ISPRA, 2009)) è stato riscontrato il cloritoide anche nelle filladi della Scaglia dello Zebrù oltre che nell’ Unità di Peio. Questo ha portato a concludere che le due unità durante l’evento Eo-alpino sono state sottoposte a condizioni P-T (500-520°, 0,6-0,9 GPa) leggermente diverse rispetto a quelle riportate in bibliografia (380-420°, 0,4-0,7 GPa, Mair & Schuster, 2003).
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Carloni, Giacomo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Austroalpino,Basamento cristallino,Metamorfismo,Ortles-Campo,Petrografia,Val Martello
Data di discussione della Tesi
16 Luglio 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Carloni, Giacomo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Austroalpino,Basamento cristallino,Metamorfismo,Ortles-Campo,Petrografia,Val Martello
Data di discussione della Tesi
16 Luglio 2020
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