Martucci, Marco
(2020)
Quantificazione delle Biomasse residuali agricole nel Sud Italia e successivo confronto tra algoritmi di mappatura nativi ed esterni in QGIS.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Analisi e gestione dell'ambiente [LM-DM270] - Ravenna
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Abstract
La Strategia Energetica Nazionale (SEN), considera lo sviluppo delle fonti rinnovabili come funzionale non solo alla riduzione delle emissioni ma anche fondamentale per il contenimento della dipendenza energetica.
Lo studio condotto ha avuto lo scopo di definire una metodologia operativa per valutare la disponibilità e la distribuzione delle biomasse lignocellulosiche di residui di coltivazioni tipiche delle regioni meridionali peninsulari nei principali bacini delle attività agro-industriali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Molise, nella consapevolezza che la valorizzazione delle biomasse residue agricole (BRA) è in grado di sostenere un ampio ventaglio di opportunità socio-economiche.
Per arrivare alla stima della disponibilità della biomassa sono stati considerati: le superfici coltivate (ha), le rese produttive delle diverse colture (t/ha), il rapporto di sottoprodotto su prodotto principale, il valore di umidità, le percentuali di riutilizzo, attingendo a banche-dati rese disponibili da diversi enti e istituzioni. Il totale stimato delle BRA di seminativi, oliveti e vigneti ammonta a circa 2,3 ± 0,5 Mt/anno, a fronte di una superficie agricola di circa 1,7 milioni di ha.
La caratterizzazione su base territoriale, realizzata in ambiente GIS, ha portato alla creazione di mappe utili per una immediata identificazione della distribuzione delle aree maggiormente vocate allo sviluppo di filiere bioenergetiche.
Le situazioni riscontrate nelle diverse regioni sia riguardo alla produzione delle BRA sia riguardo alla diffusione e all’ubicazione degli impianti alimentati a biomassa nel territorio sono molto eterogenee e, con riferimento a tale contesto, sono state considerate le molte variabili che influenzano l’installazione sul territorio di un numero razionalmente dimensionato di impianti termoelettrici, assumendo di avviare alla valorizzazione energetica solo il 50% dei sottoprodotti disponibili, nella logica della filiera corta.
Abstract
La Strategia Energetica Nazionale (SEN), considera lo sviluppo delle fonti rinnovabili come funzionale non solo alla riduzione delle emissioni ma anche fondamentale per il contenimento della dipendenza energetica.
Lo studio condotto ha avuto lo scopo di definire una metodologia operativa per valutare la disponibilità e la distribuzione delle biomasse lignocellulosiche di residui di coltivazioni tipiche delle regioni meridionali peninsulari nei principali bacini delle attività agro-industriali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Molise, nella consapevolezza che la valorizzazione delle biomasse residue agricole (BRA) è in grado di sostenere un ampio ventaglio di opportunità socio-economiche.
Per arrivare alla stima della disponibilità della biomassa sono stati considerati: le superfici coltivate (ha), le rese produttive delle diverse colture (t/ha), il rapporto di sottoprodotto su prodotto principale, il valore di umidità, le percentuali di riutilizzo, attingendo a banche-dati rese disponibili da diversi enti e istituzioni. Il totale stimato delle BRA di seminativi, oliveti e vigneti ammonta a circa 2,3 ± 0,5 Mt/anno, a fronte di una superficie agricola di circa 1,7 milioni di ha.
La caratterizzazione su base territoriale, realizzata in ambiente GIS, ha portato alla creazione di mappe utili per una immediata identificazione della distribuzione delle aree maggiormente vocate allo sviluppo di filiere bioenergetiche.
Le situazioni riscontrate nelle diverse regioni sia riguardo alla produzione delle BRA sia riguardo alla diffusione e all’ubicazione degli impianti alimentati a biomassa nel territorio sono molto eterogenee e, con riferimento a tale contesto, sono state considerate le molte variabili che influenzano l’installazione sul territorio di un numero razionalmente dimensionato di impianti termoelettrici, assumendo di avviare alla valorizzazione energetica solo il 50% dei sottoprodotti disponibili, nella logica della filiera corta.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Martucci, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Biomassa Residua Agricola,Energia,Fonti Rinnovabili,Agricoltura,Impianti Conversione Termoelettrica,QGIS
Data di discussione della Tesi
25 Marzo 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Martucci, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Biomassa Residua Agricola,Energia,Fonti Rinnovabili,Agricoltura,Impianti Conversione Termoelettrica,QGIS
Data di discussione della Tesi
25 Marzo 2020
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