Capacci, Christian
(2020)
Resistenza idraulica del rivestimento arginale vegetato: sperimentazione in canaletta e velocimetria doppler.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria per l'ambiente e il territorio [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
Le tecniche di protezione “a verde” sono ampiamente utilizzate al fine di mitigare il fenomeno dell’erosione superficiale delle sponde fluviali o lungo le scarpate dei pendii, in quanto di facile installazione ed eco-compatibili. Nello studio affrontato si è realizzata una sperimentazione in canaletta idraulica, con lo scopo di stabilire quali sono le caratteristiche che un buon rivestimento vegetativo deve avere per poter garantire un’opportuna protezione all’erosione nel caso di suolo a contatto con l’acqua.
Le prove sperimentali sono state condotte presso il laboratorio di idraulica LIDR del DICAM ed hanno interessato tre potenziali condizioni in cui la sponda si può trovare: terreno privo di vegetazione e terreno con due tipi di piante caratterizzate da tempi di crescita ed impianto radicale diverso, adoperate abitualmente nelle operazioni di inerbimento fluviale.
I dati sperimentali sono stati raccolti impiegando la tecnologia ad ultrasuoni (UVP), il cui utilizzo in ambiente idraulico sta riscuotendo un sempre maggiore interesse, grazie alla precisione ed alla flessibilità che tale strumentazione è in grado di offrire.
Le risultanze emerse, seppur preliminari, evidenziano il ruolo protettivo offerto dalla copertura vegetale che appare in grado di ridurre fortemente le tensioni tangenziali esercitate dalla corrente in prossimità del suolo.
Abstract
Le tecniche di protezione “a verde” sono ampiamente utilizzate al fine di mitigare il fenomeno dell’erosione superficiale delle sponde fluviali o lungo le scarpate dei pendii, in quanto di facile installazione ed eco-compatibili. Nello studio affrontato si è realizzata una sperimentazione in canaletta idraulica, con lo scopo di stabilire quali sono le caratteristiche che un buon rivestimento vegetativo deve avere per poter garantire un’opportuna protezione all’erosione nel caso di suolo a contatto con l’acqua.
Le prove sperimentali sono state condotte presso il laboratorio di idraulica LIDR del DICAM ed hanno interessato tre potenziali condizioni in cui la sponda si può trovare: terreno privo di vegetazione e terreno con due tipi di piante caratterizzate da tempi di crescita ed impianto radicale diverso, adoperate abitualmente nelle operazioni di inerbimento fluviale.
I dati sperimentali sono stati raccolti impiegando la tecnologia ad ultrasuoni (UVP), il cui utilizzo in ambiente idraulico sta riscuotendo un sempre maggiore interesse, grazie alla precisione ed alla flessibilità che tale strumentazione è in grado di offrire.
Le risultanze emerse, seppur preliminari, evidenziano il ruolo protettivo offerto dalla copertura vegetale che appare in grado di ridurre fortemente le tensioni tangenziali esercitate dalla corrente in prossimità del suolo.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Capacci, Christian
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Vegetazione sommersa flessibile,Protezione idraulica,Strumentazione UVP,Natural Based Solution,Rischio idraulico
Data di discussione della Tesi
11 Marzo 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Capacci, Christian
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Vegetazione sommersa flessibile,Protezione idraulica,Strumentazione UVP,Natural Based Solution,Rischio idraulico
Data di discussione della Tesi
11 Marzo 2020
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