Studio del fenomeno franoso che insiste sull'abitato di Predappio Alta:analisi di stabilità e possibili interventi di mitigazione del rischio

Il presente lavoro di tesi si pone l’obiettivo di studiare il movimento franoso che, ormai dal 1904, interessa l’abitato di Predappio Alta e i possibili interventi di mitigazione del rischio per la stabilizzazione del versante. L’intera zona circoscritta a Predappio Alta è caratterizzata da diffusi fenomeni di instabilità ma ciò che più preoccupa è la periodica riattivazione della frana che dalla Rocca si estende fino al fosso di Predappio.La frana storica interessa parte del centro storico dell’abitato e pertanto non può esser trascurata causa la diretta interazione con case, edifici e persone. Tramite l’interpretazione dei sondaggi effettuati durante le numerose campagne geognostiche, è stato possibile ricostruire il modello geologico semplificativo del sottosuolo di Predappio Alta. Grazie alle evidenze morfologiche ed inclinometriche si è poi individuata la superficie di scorrimento della frana, la quale risulta essere uno scorrimento rotazionale con superficie di scivolamento non circolare che si sviluppa entro un sottile livello argilloso presente all’interno della formazione a colombacci (litofacies conglomeratica). Al fine di capire i fattori che possono essere la causa scatenante delle periodiche riattivazioni del fenomeno, tramite il software GeoStudio 2019 sono state condotte le analisi di stabilità in condizioni statiche e sismiche ipotizzando per il versante diversi livelli piezometrici. Quest'ultime sono state condotte tramite il modulo Slope/W adottando il metodo all’equilibrio limite di Morgenstern & Price. Infine, visto che gli scenari più gravosi risultano verificarsi proprio in concomitanza con un elevato livello piezometrico, è stata effettuata una proposta di intervento per la stabilizzazione del versante ipotizzando la realizzazione di un sistema di drenaggio a gravità tramite l’istallazione di dreni-suborizzontali in modo da ridurre fortemente il valore delle pressioni interstiziali in corrispondenza della superficie di scorrimento.