Analisi LCA (Life Cycle Assessment) di malte da intonaco per il restauro ed il recupero edilizio

Negli ultimi anni sono sempre più numerose le iniziative per la riduzione delle emissioni ambientali e per la sensibilizzazione sui problemi legati al riscaldamento globale. L’industria delle costruzioni risulta essere la principale causa per il consumo di risorse non rinnovabili ed emissioni in ambiente. Gli interventi di restauro e recupero edilizio, in ambito europeo, occupano un ampio spazio all’interno di questo settore, data l’elevata percentuale di edifici presenti sul territorio con oltre 50 anni di vita. Questo studio ha lo scopo di determinare gli impatti ambientali di alcune soluzioni di finitura impiegate negli interventi di restauro architettonico e recupero edilizio quali gli intonaci e le relative tinte. Gli impatti sono stati calcolati mediante l’utilizzo della metodologia Life Cycle Assessment (LCA), metodo di valutazione impiegato anche per gli studi alla base di numerose certificazioni ambientali, che fa riferimento all’intero ciclo di vita di un prodotto, valutando tutte le interazioni che i diversi passaggi legati alla sua produzione, messa in opera, utilizzo e dismissione hanno con l’ambiente, la salute umana e gli ecosistemi. Le analisi sono state condotte su tre soluzioni di finitura composte da malte da confezionarsi a piè d’opera per intonaco di arriccio e intonachino, e tinte, reperite dalle aziende An.t.a.res. S.r.l., Banca della Calce S.r.l. e Leonardo S.r.l., specializzate nel settore del restauro. La conversione degli ingredienti di ogni ricetta, da parti di volume ai relativi pesi, è stata effettuata determinando la massa volumica in mucchio dei campioni di materiale forniti da ciascuna di esse. Scopo dell’analisi è confrontare i risultati ottenuti per le tre soluzioni con quelli indicati sulle schede di Dichiarazione Ambientale di Prodotto di malte con analoghe funzioni, provenienti dalla distribuzione industriale.