Rendimento ventricolare: valutazione mediante modello analitico semplificato

Nanni, Davide (2020) Rendimento ventricolare: valutazione mediante modello analitico semplificato. [Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Creative Commons: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 (CC BY-NC-ND 3.0)

Download (3MB) | Contatta l'autore

Abstract

ABSTRACT Prendendo come riferimento l’articolo D. Burkhoff e K. Sagawa, Am. J. Physiol. 250: R1021-R1027, 1986, si presenta il metodo di calcolo del rendimento ventricolare, definito come il rapporto fra il lavoro meccanico svolto dal ventricolo sinistro (Stroke Work) e la quantità di ossigeno consumata dal miocardio ventricolare, utilizzando il semplice modello analitico proposto dagli stessi autori. Tale modello mette in relazione il lavoro meccanico e il consumo di ossigeno ventricolari con le proprietà del sistema arterioso sistemico e del ventricolo sinistro. Le proprietà del ventricolo sinistro sono state descritte con la retta pressione-volume di fine sistole, caratterizzata dalla pendenza Ees (elastanza ventricolare telesistolica) e dall’intercetta V0. Il carico ventricolare è stato descritto sinteticamente mediante l’elastanza arteriosa efficace Ea. Il consumo di ossigeno è stato stimato come l’area della curva pressione-volume ventricolare. L’analisi del modello ha indicato che: 1. Lo Stroke Work (SW) è massimo quando l’elastanza arteriosa efficace ha lo stesso valore dell’elastanza ventricolare telesistolica (Ea = Ees); 2. il post-carico (Ea) che corrisponde al massimo rendimento è sempre inferiore a quello che fornisce il massimo SW; 3. SW e il rendimento di un cuore debole (ovvero con un basso valore di Ees) sono più sensibili a cambiamenti nel post-carico che in un cuore forte (valore di Ees più alto); 4. c’è una relazione di tipo sigmoidale tra volume telediastolico e rendimento ventricolare, che raggiunge il suo massimo a volumi al di fuori del limite superiore dell’intervallo fisiologico. I risultati dell'analisi del modello sono coerenti con il precedente lavoro sperimentale e suggeriscono che le proprietà cardiovascolari, in condizioni fisiologiche, sono impostate più verso l'ottimizzazione del rendimento ventricolare che all’ottimizzazione dello SW.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea)
Autore della tesi
Nanni, Davide
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
bioingegneria,lavoro ventricolare,modello Windkessel a tre elementi,elastanza arteriosa efficace,consumo di ossigeno del miocardio,rendimento ventricolare
Data di discussione della Tesi
12 Marzo 2020
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza il documento

^