Framban, Matteo
(2019)
Ruolo della selezione clonale nel vitigno Sangiovese: caratterizzazione molecolare di presunti cloni.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Viticoltura ed enologia [L-DM270] - Cesena
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Abstract
Il miglioramento genetico attraverso l’incrocio è stato applicato in viticoltura per contrastare diverse problematiche quali la Fillossera, malattie fungine e i cambiamenti climatici. Recentemente sono state ottenute nuove varietà ibride con soddisfacente resistenza alle malattie crittogame e adeguata qualità del vino. Nonostante alcuni buoni risultati la viticoltura da vino si basa principalmente su poche varietà tradizionali e per questo la selezione clonale risulta essere ancora l’approccio più diffuso rispetto all’incrocio.
Il Sangiovese è il vitigno più coltivato in Italia ed esprime le sue migliori capacità produttive certamente in Toscana ed in Emilia-Romagna dalle quali, attraverso una intensa attività di selezione clonale, hanno avuto origine la maggior parte dei 128 cloni attualmente omologati.
Presso la Fattoria Nicolucci (Predappio) sono state individuate alcune piante in un vigneto di Sangiovese, con caratteristiche morfologiche interessanti: i grappoli, a differenza di quelli del Sangiovese di riferimento, si presentano di piccole dimensioni, spargoli e con acini oblunghi. Poiché questi aspetti garantiscono una minore suscettibilità ai marciumi e migliori caratteristiche qualitative delle uve, lo scopo della tesi è stato quindi di verificare la reale appartenenza di queste accessioni alla varietà Sangiovese attraverso l’analisi con marcatori micro-satellite (SSR). L’analisi dei 3 campioni prelevati è stata condotta tramite estrazione del DNA e la successiva reazione di PCR con 9 coppie di primers. La verifica è stata effettuata comparando la lunghezza (in paia di basi) dei frammenti di DNA ottenuti dai nostri 3 campioni tramite l’elettroforesi, con le dimensioni di quelli corrispondenti del Sangiovese N., presenti nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Tale confronto ha permesso di evidenziare l’identità del profilo allelico con il Sangiovese e su queste basi sarà perciò possibile avviare un processo di selezione clonale.
Abstract
Il miglioramento genetico attraverso l’incrocio è stato applicato in viticoltura per contrastare diverse problematiche quali la Fillossera, malattie fungine e i cambiamenti climatici. Recentemente sono state ottenute nuove varietà ibride con soddisfacente resistenza alle malattie crittogame e adeguata qualità del vino. Nonostante alcuni buoni risultati la viticoltura da vino si basa principalmente su poche varietà tradizionali e per questo la selezione clonale risulta essere ancora l’approccio più diffuso rispetto all’incrocio.
Il Sangiovese è il vitigno più coltivato in Italia ed esprime le sue migliori capacità produttive certamente in Toscana ed in Emilia-Romagna dalle quali, attraverso una intensa attività di selezione clonale, hanno avuto origine la maggior parte dei 128 cloni attualmente omologati.
Presso la Fattoria Nicolucci (Predappio) sono state individuate alcune piante in un vigneto di Sangiovese, con caratteristiche morfologiche interessanti: i grappoli, a differenza di quelli del Sangiovese di riferimento, si presentano di piccole dimensioni, spargoli e con acini oblunghi. Poiché questi aspetti garantiscono una minore suscettibilità ai marciumi e migliori caratteristiche qualitative delle uve, lo scopo della tesi è stato quindi di verificare la reale appartenenza di queste accessioni alla varietà Sangiovese attraverso l’analisi con marcatori micro-satellite (SSR). L’analisi dei 3 campioni prelevati è stata condotta tramite estrazione del DNA e la successiva reazione di PCR con 9 coppie di primers. La verifica è stata effettuata comparando la lunghezza (in paia di basi) dei frammenti di DNA ottenuti dai nostri 3 campioni tramite l’elettroforesi, con le dimensioni di quelli corrispondenti del Sangiovese N., presenti nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Tale confronto ha permesso di evidenziare l’identità del profilo allelico con il Sangiovese e su queste basi sarà perciò possibile avviare un processo di selezione clonale.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Framban, Matteo
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Selezione clonale,Sangiovese,Cloni,Marcatori molecolari
Data di discussione della Tesi
18 Luglio 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Framban, Matteo
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Selezione clonale,Sangiovese,Cloni,Marcatori molecolari
Data di discussione della Tesi
18 Luglio 2019
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