Lattanzi, Giovanni
(2019)
Indagine geofisica sulla presunta faglia del Monte Vettore riattivatasi durante la sequenza sismica di Amatrice e Norcia del 2016.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Geologia e territorio [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
Durante la sequenza sismica del 2016-2017 che ha interessato il centro Italia, ed in particolare a seguito dei due principali mainshock della sequenza (24 agosto e 30 ottobre 2016) sono state rilevate una serie di fratture cosismiche continue oltre 5 chilometri, lungo il versante occidentale del Monte Vettore, che hanno generato un nuovo offset lungo la scarpata di faglia nota in letteratura con il nome di “Cordone del Vettore” e lungo alcuni segmenti di faglia minori.Tali fratture sono state interpretate da alcuni autori come il risultato essenzialmente della fagliazione primaria in superficie, accompagnato in minor parte e solo localmente da movimenti gravitativi molto superficiali, mentre altri autori, come Huang et al.(2017), affermano che si tratta di un movimento gravitativo profondo che coinvolge l’intero versante e che si innesta a partire dal piano di faglia preesistente. Secondo Di Naccio et al. (2019) l’offset misurato in prossimità della rete di fratture per entrambi gli eventi può essere spiegato con la presenza di movimenti gravitativi confinati all’interno della coltre detritica.Non esistendo in letteratura nessuna indagine diretta o indiretta che possa corroborare una delle precedenti interpretazioni, si è deciso di fornire un primo contributo allo studio del fenomeno indagando due sezioni che percorrono longitudinalmente il versante, lungo le quali sono state effettuate delle indagini di sismica passiva ed attiva ad onde di superficie, multicanale ed a stazione singola.
L’obiettivo ultimo è quello di ottenere delle sezioni del versante in cui possa essere ricercato l’andamento di riflettori sismo-stratigrafici che individuano il passaggio tra strati aventi differenti proprietà meccaniche (contrasti di impedenza sismica rilevanti) che possa essere attribuito al contatto delle coperture detritiche con il bedrock sottostante di cui non sono noti gli spessori e/o alla geometria della superficie di scorrimento ricercata.
Abstract
Durante la sequenza sismica del 2016-2017 che ha interessato il centro Italia, ed in particolare a seguito dei due principali mainshock della sequenza (24 agosto e 30 ottobre 2016) sono state rilevate una serie di fratture cosismiche continue oltre 5 chilometri, lungo il versante occidentale del Monte Vettore, che hanno generato un nuovo offset lungo la scarpata di faglia nota in letteratura con il nome di “Cordone del Vettore” e lungo alcuni segmenti di faglia minori.Tali fratture sono state interpretate da alcuni autori come il risultato essenzialmente della fagliazione primaria in superficie, accompagnato in minor parte e solo localmente da movimenti gravitativi molto superficiali, mentre altri autori, come Huang et al.(2017), affermano che si tratta di un movimento gravitativo profondo che coinvolge l’intero versante e che si innesta a partire dal piano di faglia preesistente. Secondo Di Naccio et al. (2019) l’offset misurato in prossimità della rete di fratture per entrambi gli eventi può essere spiegato con la presenza di movimenti gravitativi confinati all’interno della coltre detritica.Non esistendo in letteratura nessuna indagine diretta o indiretta che possa corroborare una delle precedenti interpretazioni, si è deciso di fornire un primo contributo allo studio del fenomeno indagando due sezioni che percorrono longitudinalmente il versante, lungo le quali sono state effettuate delle indagini di sismica passiva ed attiva ad onde di superficie, multicanale ed a stazione singola.
L’obiettivo ultimo è quello di ottenere delle sezioni del versante in cui possa essere ricercato l’andamento di riflettori sismo-stratigrafici che individuano il passaggio tra strati aventi differenti proprietà meccaniche (contrasti di impedenza sismica rilevanti) che possa essere attribuito al contatto delle coperture detritiche con il bedrock sottostante di cui non sono noti gli spessori e/o alla geometria della superficie di scorrimento ricercata.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Lattanzi, Giovanni
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum A: Rischio idrogeologico
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
faglia Monte Vettore,tecniche ad onde di superficie
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Lattanzi, Giovanni
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum A: Rischio idrogeologico
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
faglia Monte Vettore,tecniche ad onde di superficie
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2019
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