Rende, Noemi
(2019)
La gestione del calcestruzzo residuo in prefabbricazione: il caso di Truzzi Prefabbricati.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria civile [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
Il progetto nasce dalla collaborazione con “TRUZZI S.p.A.” per la risoluzione del problema della gestione del calcestruzzo residuo proveniente dai processi di prefabbricazione, il quale ad oggi viene smaltito sistematicamente come rifiuto. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare tre ipotesi di riuso dello sfrido di calcestruzzo, le quali hanno una natura profondamente differente l’una dall’altra e di cui si valutano gli aspetti tecnologici, normativi ed economici.
La prima proposta consiste nel getto in casseri del calcestruzzo eccedente dalla produzione, che una volta solido può essere riciclato attraverso opportuni processi di macinazione e vagliatura. Si presentano le problematiche correlate con l’impiego di aggregati riciclati in elementi strutturali e si approfondiscono il quadro normativo attuale e l’implementazione in stabilimento.
La seconda soluzione consiste nel trattare il residuo di calcestruzzo con un additivo inertizzante, il quale con i dovuti tempi di lavorazione trasforma la miscela fluida in un nuovo materiale granulare. In questo caso si illustra la tecnologia e si approfondisce il quadro normativo, completando con prove sperimentali.
L’ultima ipotesi è rappresentata dallo studio di una via di impiego diretto del residuo di calcestruzzo che consiste nella produzione di un manufatto non strutturale. Il primo passo è stato quello di conoscere ogni tipo di prodotto cementizio presente sul mercato e le relative modalità di produzione. Una volta determinati i manufatti realizzabili con il residuo a disposizione, si indagano i metodi di implementazione in stabilimento e si definisce il mercato di riferimento.
Si procede con un confronto tra le soluzioni studiate a partire da considerazioni relative all’attuabilità normativa, di implementazione in stabilimento e le problematiche correlate. Si conclude con un’analisi costi-benefici, dalla quale è possibile riconoscere quale tra le soluzioni è quella più favorevole per “TRUZZI S.p.A.”.
Abstract
Il progetto nasce dalla collaborazione con “TRUZZI S.p.A.” per la risoluzione del problema della gestione del calcestruzzo residuo proveniente dai processi di prefabbricazione, il quale ad oggi viene smaltito sistematicamente come rifiuto. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare tre ipotesi di riuso dello sfrido di calcestruzzo, le quali hanno una natura profondamente differente l’una dall’altra e di cui si valutano gli aspetti tecnologici, normativi ed economici.
La prima proposta consiste nel getto in casseri del calcestruzzo eccedente dalla produzione, che una volta solido può essere riciclato attraverso opportuni processi di macinazione e vagliatura. Si presentano le problematiche correlate con l’impiego di aggregati riciclati in elementi strutturali e si approfondiscono il quadro normativo attuale e l’implementazione in stabilimento.
La seconda soluzione consiste nel trattare il residuo di calcestruzzo con un additivo inertizzante, il quale con i dovuti tempi di lavorazione trasforma la miscela fluida in un nuovo materiale granulare. In questo caso si illustra la tecnologia e si approfondisce il quadro normativo, completando con prove sperimentali.
L’ultima ipotesi è rappresentata dallo studio di una via di impiego diretto del residuo di calcestruzzo che consiste nella produzione di un manufatto non strutturale. Il primo passo è stato quello di conoscere ogni tipo di prodotto cementizio presente sul mercato e le relative modalità di produzione. Una volta determinati i manufatti realizzabili con il residuo a disposizione, si indagano i metodi di implementazione in stabilimento e si definisce il mercato di riferimento.
Si procede con un confronto tra le soluzioni studiate a partire da considerazioni relative all’attuabilità normativa, di implementazione in stabilimento e le problematiche correlate. Si conclude con un’analisi costi-benefici, dalla quale è possibile riconoscere quale tra le soluzioni è quella più favorevole per “TRUZZI S.p.A.”.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Rende, Noemi
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum: Costruzioni per l'edilizia e le infrastrutture
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Riuso del calcestruzzo,Prefabbricazione,Calcestruzzo riciclato,Inertizzazione del calcestruzzo,Circular Economy
Data di discussione della Tesi
14 Marzo 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Rende, Noemi
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum: Costruzioni per l'edilizia e le infrastrutture
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Riuso del calcestruzzo,Prefabbricazione,Calcestruzzo riciclato,Inertizzazione del calcestruzzo,Circular Economy
Data di discussione della Tesi
14 Marzo 2019
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