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Abstract
Con l’intenzione di fornire un quadro completo relativo alla variabilità degli eventi estremi di precipitazione in Emilia-Romagna, sono state effettuate analisi statistiche su un consistente data-base di serie storiche dei massimi annuali di precipitazione per le durate sub-giornaliere e sub-orarie per il periodo 1921-2015.
L’applicazione di test statistici non parametrici alle serie caratterizzate da sufficiente completezza sui periodi 1961-2015 e 1931-2015 ha evidenziato la presenza di un aumento statisticamente significativo dell’intensità degli estremi di precipitazione nella zona dell’Appennino Sud-Occidentale, nella provincia di Ferrara, sull’Appennino Romagnolo e nelle province di Forlì e Ravenna.
L’analisi della stagionalità degli eventi estremi ha mostrato uno spostamento della data media di accadimento verso i mesi autunnali, assieme ad una minore dispersione degli eventi estremi nell’arco dell’anno per il periodo successivo al 1988.
È stato inoltre preso in esame un modello regionale proposto in letteratura che stima i quantili di pioggia di assegnati durata e tempo di ritorno sulla base della precipitazione media annua. Si è mostrato che tale modello, messo a punto con riferimento a dati registrati nel periodo 1935-1989, risulta in grado di rappresentare compiutamente la forma della distribuzione di frequenza degli estremi registrati nel periodo 1990-2015, ma non riesce a coglierne la media, a causa del cambiamento nella intensità media degli eventi estremi riscontrato per gli ultimi decenni.
Abstract
Con l’intenzione di fornire un quadro completo relativo alla variabilità degli eventi estremi di precipitazione in Emilia-Romagna, sono state effettuate analisi statistiche su un consistente data-base di serie storiche dei massimi annuali di precipitazione per le durate sub-giornaliere e sub-orarie per il periodo 1921-2015.
L’applicazione di test statistici non parametrici alle serie caratterizzate da sufficiente completezza sui periodi 1961-2015 e 1931-2015 ha evidenziato la presenza di un aumento statisticamente significativo dell’intensità degli estremi di precipitazione nella zona dell’Appennino Sud-Occidentale, nella provincia di Ferrara, sull’Appennino Romagnolo e nelle province di Forlì e Ravenna.
L’analisi della stagionalità degli eventi estremi ha mostrato uno spostamento della data media di accadimento verso i mesi autunnali, assieme ad una minore dispersione degli eventi estremi nell’arco dell’anno per il periodo successivo al 1988.
È stato inoltre preso in esame un modello regionale proposto in letteratura che stima i quantili di pioggia di assegnati durata e tempo di ritorno sulla base della precipitazione media annua. Si è mostrato che tale modello, messo a punto con riferimento a dati registrati nel periodo 1935-1989, risulta in grado di rappresentare compiutamente la forma della distribuzione di frequenza degli estremi registrati nel periodo 1990-2015, ma non riesce a coglierne la media, a causa del cambiamento nella intensità media degli eventi estremi riscontrato per gli ultimi decenni.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Ferri, Elisa
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
AMS,Emilia-Romagna,trend,change point,stagionalità,modello regionale,frequenza degli estremi,eventi di precipitazione estremi,test di Sen
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Ferri, Elisa
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
AMS,Emilia-Romagna,trend,change point,stagionalità,modello regionale,frequenza degli estremi,eventi di precipitazione estremi,test di Sen
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2019
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