Il Child Language Brokering in famiglia: la parola ai genitori

Vivaldi, Elena (2019) Il Child Language Brokering in famiglia: la parola ai genitori. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Interpretazione [LM-DM270] - Forli', Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato

Download (1MB) | Contatta l'autore

Abstract

Oggigiorno, la migrazione ha assunto un carattere sempre più strutturale e, con essa, si sta diffondendo il fenomeno del Child Language Brokering (CLB), ossia la mediazione linguistica e culturale in contesti formali e informali effettuata da bambini e/o adolescenti per i propri genitori, per membri della comunità etnica di appartenenza o altri adulti. La ricerca, fino ad ora, si è principalmente concentrata sull’esperienza dei mediatori, mentre il presente elaborato mira ad approfondire il punto di vista dei genitori. L’obiettivo di questa tesi è quello di raccogliere informazioni sulla loro percezione del CLB, sulle sensazioni provate e di valutare qual è l’impatto del CLB sui rapporti familiari e sulla relazione genitore-figlio. A tal fine sono state condotte sei interviste semi-strutturate con genitori di origine albanese di figli che hanno svolto, almeno una volta nella loro vita, il ruolo di mediatori. Dopo una panoramica dei dati legati al fenomeno migratorio e delle questioni ad esso legate e dopo una presentazione della letteratura a proposito del CLB fino ad oggi disponibile, si presenta il metodo utilizzato e i risultati ottenuti. L’analisi tematica di questi ultimi conferma la diffusione del CLB in una grande varietà di contesti e ne rivela aspetti positivi e negativi: in alcuni casi, infatti, si tratta di un’esperienza positiva per la famiglia intera, che affronta il processo di acculturazione in modo più unito e osserva un consolidamento dei legami genitore-figlio, mentre in altri casi si tratta di una scelta considerata inevitabile che genera disagio, vergogna e debolezza nei genitori, i quali si sentono un peso nei confronti dei figli a causa della mancanza di autonomia. Lo studio ha inoltre posto l’attenzione sulla figura del mediatore culturale, sottolineando la necessità di sensibilizzare tutti gli utenti al ruolo di questo professionista come prerequisito per l’efficacia dei suoi servizi, ancor prima di incentivarne la diffusione.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Vivaldi, Elena
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Child language brokering,relazione genitore-figlio,mediazione interculturale,immigrazione
Data di discussione della Tesi
12 Marzo 2019
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza il documento

^