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Abstract
La tesi ha preso in esame un edificio del 1926, unico rimasto di un grande complesso industriale situato subito fuori al centro storico di Forlì, la cui attività è cessata all’inizio degli anni ’90. Tale edificio aveva già avuto una ridestinazione a uffici e ora viene adibito quale nuova sede della Polizia Municipale locale. Si inserisce all'interno di un piano di riqualificazione urbana di un intero quartiere forlivese con la restituzione di un ampissimo territorio alla funzione residenziale e lavorativa che è in atto dagli inizi degli anni 2000 e per la quale si è dovuto provvedere anche ad importanti interventi di bonifica ambientale (suolo e amianto). L’intervento di recupero dal punto di vista architettonico, pur se ancora non completato in toto, è perfettamente riuscito per quanto riguarda il riutilizzo dell’area; più difficile invece il raggiungimento della completa integrazione: qualche caso di degrado sociale si è presentato, certamente accentuato dalla vicinanza alla stazione ferroviaria. La destinazione dell’edificio quale sede della Polizia Municipale ha anche lo scopo di creare un “presidio” e scoraggiare l’insorgere di questi problemi.
Stante la “storicità” dell’edificio e la presenza di prove distruttive e semi-distruttive già eseguite da una ditta specializzata, e cercando di seguire le indicazioni relative al percorso di conoscenza del manufatto descritto nelle “Linee Guida per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”, nello svolgimento della tesi sono state eseguite indagini diagnostiche non distruttive al fine di valutarne l’affidabilità, mettendole a confronto con le precedenti, ottenendo risultati più che lusinghieri in quanto perfettamente allineati, rilevandone quindi anche l’assoluta complementarietà. La combinazione pertanto di prove non distruttive con quelle distruttive e semi-distruttive permette una completa conoscenza dell’edificio con costi certamente ridotti e salvaguardando lo stesso.
Abstract
La tesi ha preso in esame un edificio del 1926, unico rimasto di un grande complesso industriale situato subito fuori al centro storico di Forlì, la cui attività è cessata all’inizio degli anni ’90. Tale edificio aveva già avuto una ridestinazione a uffici e ora viene adibito quale nuova sede della Polizia Municipale locale. Si inserisce all'interno di un piano di riqualificazione urbana di un intero quartiere forlivese con la restituzione di un ampissimo territorio alla funzione residenziale e lavorativa che è in atto dagli inizi degli anni 2000 e per la quale si è dovuto provvedere anche ad importanti interventi di bonifica ambientale (suolo e amianto). L’intervento di recupero dal punto di vista architettonico, pur se ancora non completato in toto, è perfettamente riuscito per quanto riguarda il riutilizzo dell’area; più difficile invece il raggiungimento della completa integrazione: qualche caso di degrado sociale si è presentato, certamente accentuato dalla vicinanza alla stazione ferroviaria. La destinazione dell’edificio quale sede della Polizia Municipale ha anche lo scopo di creare un “presidio” e scoraggiare l’insorgere di questi problemi.
Stante la “storicità” dell’edificio e la presenza di prove distruttive e semi-distruttive già eseguite da una ditta specializzata, e cercando di seguire le indicazioni relative al percorso di conoscenza del manufatto descritto nelle “Linee Guida per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”, nello svolgimento della tesi sono state eseguite indagini diagnostiche non distruttive al fine di valutarne l’affidabilità, mettendole a confronto con le precedenti, ottenendo risultati più che lusinghieri in quanto perfettamente allineati, rilevandone quindi anche l’assoluta complementarietà. La combinazione pertanto di prove non distruttive con quelle distruttive e semi-distruttive permette una completa conoscenza dell’edificio con costi certamente ridotti e salvaguardando lo stesso.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Argnani, Francesca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Gestione del processo edilizio nel recupero di edifici storici
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
consumo di suolo, riuso edilizio, diagnostica, prove non distruttive, conoscenza del manufatto
Data di discussione della Tesi
8 Febbraio 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Argnani, Francesca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Gestione del processo edilizio nel recupero di edifici storici
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
consumo di suolo, riuso edilizio, diagnostica, prove non distruttive, conoscenza del manufatto
Data di discussione della Tesi
8 Febbraio 2019
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