Prospezioni geofisiche integrate per l'identificazione di una strada romana sepolta presso Bologna

Grandi, Luca (2018) Prospezioni geofisiche integrate per l'identificazione di una strada romana sepolta presso Bologna. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Geologia e territorio [LM-DM270], Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato

Download (16MB) | Contatta l'autore

Abstract

Lo studio condotto ha avuto come obiettivo sia una migliore definizione della costituzione interna di una carreggiata stradale sepolta nella pianura a N di Bologna, sia la dettabilità di tale corpo geologico di origine antropica, tramite tecniche geognostiche indirette non incisive. Sulla base dei dati pregressi forniti da SABAP e Hydria, sono state scelte quattro aree-obiettivo, con profondità di giacitura e stratigrafia differenti, sono stati eseguiti rilievi con GPR, tomoelettrici, magnetometrici e sismici a riflessione. L’esecuzione delle indagini geofisiche è stata preceduta da una ricerca bibliografica e da una collaborazione con Hydria per la definizione del tracciato dell’asse stradale sepolto e del suo modello dimensionale. Una ricerca condotta in parallelo all’indagine sull’asse stradale ha riguardato l’individuazione e dettabilità di un corpo di canale fluviale del corso del fiume Reno di età romana, con lo scopo di definire la riconoscibilità di una tale struttura geologica, tramite le metodologie d’indagine utilizzate, ed eventualmente riconoscerne l’esistenza anche nella sub-area di indagine specifica. Con lo scopo di tarare i dati geofisici delle aree-obiettivo, sono stati eseguiti carotaggi manuali, che hanno permesso la ricostruzione delle relative sezioni stratigrafiche. Lo studio ha permesso di verificare che le metodologie geofisiche più efficaci per individuare la presenza dell’antropico sono la magnetometria e la restituzione GPR, mentre per individuare, analizzare ed interpretare gli elementi stratigrafici naturali dei terreni alluvionali, nei primi 10 m di profondità, resta comunque la tomografia elettrica. Tuttavia, data l’esistenza di numerosi fattori di disturbo per la prova GPR, come la presenza di falda acquifera, e data la complessa risposta del magnetometro, è conveniente un utilizzo integrato delle due metodiche per l’esecuzione di indagini di campagna preliminari, mentre l’integrazione con indagini dirette è necessaria.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Grandi, Luca
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum B Georisorse
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
geofisica,geognostica,viabilità romana,pianura bolognese,geoarcheologia
Data di discussione della Tesi
13 Dicembre 2018
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza il documento

^