Padovan, Marco
(2018)
Interfacce nanostrutturate, dispositivi ottici ed elettronici per lo studio della fisiologia di cellule cerebrali non neuronali.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Thesis)
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato
Download (2MB)
|
Abstract
Gli astrociti, cellule non eccitabili del cervello, dapprima considerate solo cellule di supporto all’attività neuronale, hanno un ruolo centrale nella fisiologia cerebrale mantenendo l’omeostasi di ioni, acqua e neurotrasmettitori, e modulando anche l’attività neuronale, attraverso il rilascio di neurotrasmettitori. La disfunzione degli astrociti può concorrere alla patogenesi di neuropatologie acute e croniche come Ischemia o Malattia di Alzheimer. Gli astrociti svolgono li loro funzioni tramite canali ionici, trasportatori e canali per l’acqua e comunicando attraverso segnali di calcio intracellulare. Considerata l’importanza emersa degli astrociti, è fondamentale provvedere alla scoperta dei meccanismi molecolari e funzionali alla base della loro attività. Tuttavia, le metodologie allo stato dell’arte per lo studio della fisiologia astro gliale, sono state sviluppate principalmente per studiare i neuroni. Questo dato potrebbe aver limitato la capacità di comprensione dei suddetti fenomeni. In questo contesto, lo studio di cellule in vitro potrebbe avere grande rilevanza nell’avanzamento della conoscenza dei principi biofisici e molecolari che regolano l’attività degli astrociti. Tuttavia, le proprietà morfologiche e funzionali delle cellule astrogliali in vitro, sono molto diverse da quelle osservate in vivo. In quest’ottica, questo lavoro di tesi è stato focalizzato sullo studio di materiali nanostrutturati e dispositivi bioelettronici, che consentissero di differenziare gli astrociti in vitro e/o di generare strumenti innovativi per lo studio e la modulazione della funzione astrogliale. Studi di biocompatibilità tramite i test di vitalità cellulare, immunofluorescenza e Western Blot, degli astrociti su interfacce nanostrutturate, costituite da idrotalciti, nanofili di silicio e ossido di grafene o da loro derivati, sono stati ricavati dati di notevole importanza per sviluppare dispositivi utili allo studio e alla modulazione della fisiologia astrogliale.
Abstract
Gli astrociti, cellule non eccitabili del cervello, dapprima considerate solo cellule di supporto all’attività neuronale, hanno un ruolo centrale nella fisiologia cerebrale mantenendo l’omeostasi di ioni, acqua e neurotrasmettitori, e modulando anche l’attività neuronale, attraverso il rilascio di neurotrasmettitori. La disfunzione degli astrociti può concorrere alla patogenesi di neuropatologie acute e croniche come Ischemia o Malattia di Alzheimer. Gli astrociti svolgono li loro funzioni tramite canali ionici, trasportatori e canali per l’acqua e comunicando attraverso segnali di calcio intracellulare. Considerata l’importanza emersa degli astrociti, è fondamentale provvedere alla scoperta dei meccanismi molecolari e funzionali alla base della loro attività. Tuttavia, le metodologie allo stato dell’arte per lo studio della fisiologia astro gliale, sono state sviluppate principalmente per studiare i neuroni. Questo dato potrebbe aver limitato la capacità di comprensione dei suddetti fenomeni. In questo contesto, lo studio di cellule in vitro potrebbe avere grande rilevanza nell’avanzamento della conoscenza dei principi biofisici e molecolari che regolano l’attività degli astrociti. Tuttavia, le proprietà morfologiche e funzionali delle cellule astrogliali in vitro, sono molto diverse da quelle osservate in vivo. In quest’ottica, questo lavoro di tesi è stato focalizzato sullo studio di materiali nanostrutturati e dispositivi bioelettronici, che consentissero di differenziare gli astrociti in vitro e/o di generare strumenti innovativi per lo studio e la modulazione della funzione astrogliale. Studi di biocompatibilità tramite i test di vitalità cellulare, immunofluorescenza e Western Blot, degli astrociti su interfacce nanostrutturate, costituite da idrotalciti, nanofili di silicio e ossido di grafene o da loro derivati, sono stati ricavati dati di notevole importanza per sviluppare dispositivi utili allo studio e alla modulazione della fisiologia astrogliale.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Padovan, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
interfacce nanostrutturate,dispositivi ottici,dispositivi elettronici,fisiologia,astrociti,biomateriali,cellule cerebrali non neuronali,Sistema Nervoso Centrale
Data di discussione della Tesi
25 Luglio 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Padovan, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
interfacce nanostrutturate,dispositivi ottici,dispositivi elettronici,fisiologia,astrociti,biomateriali,cellule cerebrali non neuronali,Sistema Nervoso Centrale
Data di discussione della Tesi
25 Luglio 2018
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: