Comparazione analitica tra miele di acacia e miele di arancio nell'ambito della produzione italiana

All’interno di un panorama mondiale caratterizzato da un’invasiva crescita della produzione e dell’esportazione di miele da parte di paesi emergenti quali Argentina, paesi dell’est Europa e soprattutto Cina, le associazioni e le federazioni nazionali del settore apistico hanno evidenziato un’impellente necessità di difendere il mercato del miele italiano dal ribassamento dei prezzi dell’import. La produzione italiana può contare su di un’elevata specificità legata alla diversificazione pedoclimatica del paese ed alla conseguente disponibilità di un’ampia gamma di specie floreali che determinano caratteristiche uniche per ogni miele. La prima parte di questo elaborato descrive il ruolo del miele italiano all’interno del mercato globale facendo riferimento al D.lgs. n.179 relativo alla produzione e alla commercializzazione del miele, introducendo poi il quadro dei mieli unifloreali più caratteristici del mercato italiano, quali quello di acacia e di arancio. La seconda parte della tesi si focalizza invece sull’analisi sensoriale, le tecniche analitiche chimico-fisiche e microbiologiche per il controllo della qualità, salubrità e genuinità del miele applicate nella lotta contro le frodi e le contraffazioni alimentari, delineando i principali parametri di valutazione ed i rispettivi limiti di legge ed identificando, quindi, le principali categorie merceologiche e tipologie di miele, con particolare attenzione verso il miele di acacia e di arancio. Complessivamente il lavoro è strutturato secondo uno schema di comparazione tra queste due tipologie di miele, molto diverse tra loro ma caratteristiche della produzione italiana, sulla base dei dati e delle informazioni reperite sia dalla letteratura scientifica che fornite da una importante azienda del settore.