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Abstract
Il presente lavoro di tesi riguarda lo studio delle colate detritiche in area Dolomitica, dove le interazioni tra questi fenomeni,infrastrutture e persone diventano ogni anno più significative e pesanti. Studiare i debris flow consente da un lato di ampliare le conoscenze scientifiche sull’argomento e dall’altro permette una corretta pianificazione e gestione del territorio finalizzata alla prevenzione del rischio. Questo lavoro si è focalizzato sulla caratterizzazione del bacino di colata di Punta Nera (Cortina D’Ampezzo, BL), da un punto di vista geomorfologico, morfometrico ed idrologico ed ha avuto come obiettivo quello di indagare quali elementi hanno portato il fenomeno ad evolversi in maniera così rapida e massiccia negli ultimi anni. L’analisi del bacino di Punta Nera è avvenuta con metodi sia diretti, attraverso il rilevamento in campo, dove con l’ausilio di opportuna strumentazione sono state prese le misure delle sezioni del canale, che indiretti, tramite piattaforme GIS utilizzando e confrontando i DEM del 2011 e del 2015 con le misure prese in campo. Verranno quindi condotte analisi di caratterizzazione morfometrica per il bacino di alimentazione e per il relativo canale e saranno per quest’ultimo esaminate le dinamiche di evoluzione e quantificate le superfici coinvolte in termini di erosione e deposito. Sarà inoltre definita la risposta idrologica nella zona d’innesco attraverso l’utilizzo dei dati pluviometrici della stazione di monitoraggio installata lungo il canale,ricavando delle soglie pluviometriche che verranno confrontate con quelle presenti in letteratura. Verrà infine calcolato l’indice di accuratezza bilanciata per la soglia definita. I risultati ottenuti hanno permesso di individuare la dinamica evolutiva che ha coinvolto il fenomeno nell’arco temporale che va dal 2011 al 2017,rendendo chiaro come questo bacino abbia subito un’evoluzione estremamente rapida nell’arco di pochi anni ed abbia interessato elevatissime quantità di materiale.