Malicoutis, Flavia
(2018)
Studio del ruolo dei differenti metaboliti degli ellagitannini nella modulazione del processo infiammatorio: analisi trascrittomica delle diverse tipologie di attivazione macrofagica.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Scienze e tecnologie alimentari [LM-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Agli ellagitannini (ET), tannini condensati tipici di molti tipi di frutta, tra cui frutti rossi e melograno, sono attribuite svariate attività biologiche positive per la salute umana ancora poco sostanziate da chiare evidenze scientifiche. La chiave per comprendere questa variabilità potrebbe risiedere nella biotrasformazione che gli ET subiscono dopo l’ingestione: nell’intestino vengono trasformati nei metaboliti derivati, le urolitine. In relazione alla tipologia di urolitine prodotte dall’uomo sono stati individuati tre fenotipi metabolici: metabotipo A, tipico di soggetti che producono in prevalenza urolitina A; metabotipo B, di soggetti che producono anche isourolitina A ed urolitina B; metabotipo 0, di coloro che non producono urolitine.
Nel presente elaborato, che si inserisce nel più ampio progetto di ricerca NIKE, sono stati testati gli effetti putativi dei metabotipi in colture primarie di macrofagi, una tipologia cellulare plastica e ubiquitaria che riveste un ruolo centrale nella risposta immunitaria. I macrofagi sono stati attivati in senso classico (M1) o alternativo (M2) e supplementati per sei giorni con due diverse combinazioni di urolitine, per ricalcare i metabotipi A e B, in concentrazioni coerenti con quelle plasmatiche date dal consumo di alimenti ricchi in ET. Parallelamente sono stati coltivati anche macrofagi non attivati come controllo. Al termine del trattamento, si è proceduto all’analisi del profilo di espressione genica con tecnologia microarray a genoma intero per indagare le basi molecolari del supposto effetto antinfiammatorio dei metaboliti testati. Il trascrittoma dei macrofagi è risultato essere influenzato in maniera differente dai due metabotipi: il trascrittoma degli M1 è stato minimamente influenzato dalla supplementazione, mentre negli M2 il metabotipo A ha indotto cambiamenti significativi in un considerevole numero di trascritti, mostrando un miglioramento delle proprietà antinfiammatorie macrofagiche.
Abstract
Agli ellagitannini (ET), tannini condensati tipici di molti tipi di frutta, tra cui frutti rossi e melograno, sono attribuite svariate attività biologiche positive per la salute umana ancora poco sostanziate da chiare evidenze scientifiche. La chiave per comprendere questa variabilità potrebbe risiedere nella biotrasformazione che gli ET subiscono dopo l’ingestione: nell’intestino vengono trasformati nei metaboliti derivati, le urolitine. In relazione alla tipologia di urolitine prodotte dall’uomo sono stati individuati tre fenotipi metabolici: metabotipo A, tipico di soggetti che producono in prevalenza urolitina A; metabotipo B, di soggetti che producono anche isourolitina A ed urolitina B; metabotipo 0, di coloro che non producono urolitine.
Nel presente elaborato, che si inserisce nel più ampio progetto di ricerca NIKE, sono stati testati gli effetti putativi dei metabotipi in colture primarie di macrofagi, una tipologia cellulare plastica e ubiquitaria che riveste un ruolo centrale nella risposta immunitaria. I macrofagi sono stati attivati in senso classico (M1) o alternativo (M2) e supplementati per sei giorni con due diverse combinazioni di urolitine, per ricalcare i metabotipi A e B, in concentrazioni coerenti con quelle plasmatiche date dal consumo di alimenti ricchi in ET. Parallelamente sono stati coltivati anche macrofagi non attivati come controllo. Al termine del trattamento, si è proceduto all’analisi del profilo di espressione genica con tecnologia microarray a genoma intero per indagare le basi molecolari del supposto effetto antinfiammatorio dei metaboliti testati. Il trascrittoma dei macrofagi è risultato essere influenzato in maniera differente dai due metabotipi: il trascrittoma degli M1 è stato minimamente influenzato dalla supplementazione, mentre negli M2 il metabotipo A ha indotto cambiamenti significativi in un considerevole numero di trascritti, mostrando un miglioramento delle proprietà antinfiammatorie macrofagiche.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Malicoutis, Flavia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
polifenoli,ellagitannini,macrofagi,melograno,aterosclerosi,MICI,antinfiammatorio,trascrittoma,urolitine
Data di discussione della Tesi
20 Marzo 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Malicoutis, Flavia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
polifenoli,ellagitannini,macrofagi,melograno,aterosclerosi,MICI,antinfiammatorio,trascrittoma,urolitine
Data di discussione della Tesi
20 Marzo 2018
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