Il vantaggio nella qualità del software

Il concetto di qualità del software, pur essendo di vitale importanza per lo sviluppo software attuale, rimane uno dei punti più controversi e generalmente sottovalutati di tutta l’ingegneria del software. Dal punto di vista economico, mantenere un’alta qualità del software ha un enorme impatto non solo sullo sviluppo, ma mostra i suoi benefici anche nei costi e nei tempi di mantenimento. Questo aspetto non sembra essere chiaro alle persone che non fanno parte dell’ambiente IT, e che tuttavia rappresentano coloro che investono nel software, decidendo tempi e budget, spesso a tavolino e senza tenere conto delle necessità dello sviluppo. L’idea che sostenere l’implementazione di software di alta qualità sia più costoso, richieda tempi di sviluppo più lunghi senza portare sostanziali vantaggi è piuttosto diffusa non solo tra gli acquirenti ma anche all'interno del settore ICT. E tuttavia spesso si rivela essere non solo sbagliata ma anche dannosa, non solo per il settore ICT, ma per tutti i settori che da esso dipendono. L’obiettivo di questo lavoro è dunque dimostrare che mantenere alta la qualità non è uno spreco di risorse, bensì un investimento con altissimo ritorno economico non solo nel lungo ma anche nel medio-breve periodo. Nell'introduzione porterò l’attenzione sull'attualità del problema della qualità all'interno dello sviluppo software e fisserò alcuni concetti fondamentali per la comprensione del tema; il primo capitolo sarà incentrato sull'aspetto economico e contrattuale della qualità; il secondo capitolo parlerà del concetto di debito tecnico e delle strategie per il mantenimento della qualità; nel terzo capitolo verrà discusso il concetto di misurazione della qualità e verranno introdotti alcuni tool dedicati a questo, tra cui SonarQube, che sarà protagonista dell’esperimento riportato nel capitolo quattro; nel quinto e ultimo capitolo verrà fatto un riepilogo del lavoro, esposte le mie conclusioni e degli spunti per eventuali sviluppi futuri.