Alario, Angela
(2017)
Studio neurocomputazionale dell'addestramento sinaptico nel soggetto Parkinsoniano durante finger tapping task.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [LM-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che ha una grande influenza sulla qualità di vita del soggetto affetto. Tale malattia, infatti, limita la capacità di compiere azioni a volte anche molto semplici e/o di fondamentale importanza per la vita quotidiana.
La cura migliore per ridurre i sintomi e le problematiche legate a questa patologia, finora, è la somministrazione di farmaci (in particolare la levodopa) che portano all’aumento del livello di dopamina. Con il progredire della malattia, però, può sorgere la necessità di assumere un quantitativo maggiore di farmaco o di aumentare il numero di somministrazioni. In questo modo, tuttavia, si ha un aumento degli effetti collaterali, tra cui una perdita di efficacia della levodopa stessa.
Le strutture del sistema nervoso implicate nel morbo di Parkinson sono i gangli della base; pertanto un efficace trattamento della malattia non può prescindere dallo studio dei meccanismi neurali coinvolti. In particolare, sia il ruolo diretto della dopamina sui neuroni, sia la plasticità delle sinapsi implicate nei circuiti sono ritenuti fattori di primaria importanza nell’eziologia della malattia.
Questo studio vuole indagare i meccanismi alla base della malattia di Parkinson, e la possibilità di ottimizzarne l’efficacia della cura, facendo uso di un modello neuro-computazionale dei gangli della base. Più specificatamente, scopo delle simulazioni è di mettere in evidenza l’importanza dell’addestramento della rete neurale combinato con la somministrazione del farmaco. I risultati evidenziano che, con questa combinazione, si può somministrare una quantità di farmaco più bassa per ottenere risultati migliori e prolungati nel tempo. Ciò potrebbe permettere di ridurre i sintomi della patologia cercando di ripristinare la normale capacità di esecuzione dei compiti, come se fosse svolta da un soggetto sano, migliorando così la qualità di vita dei soggetti affetti da PD e dei loro cari.
Abstract
Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che ha una grande influenza sulla qualità di vita del soggetto affetto. Tale malattia, infatti, limita la capacità di compiere azioni a volte anche molto semplici e/o di fondamentale importanza per la vita quotidiana.
La cura migliore per ridurre i sintomi e le problematiche legate a questa patologia, finora, è la somministrazione di farmaci (in particolare la levodopa) che portano all’aumento del livello di dopamina. Con il progredire della malattia, però, può sorgere la necessità di assumere un quantitativo maggiore di farmaco o di aumentare il numero di somministrazioni. In questo modo, tuttavia, si ha un aumento degli effetti collaterali, tra cui una perdita di efficacia della levodopa stessa.
Le strutture del sistema nervoso implicate nel morbo di Parkinson sono i gangli della base; pertanto un efficace trattamento della malattia non può prescindere dallo studio dei meccanismi neurali coinvolti. In particolare, sia il ruolo diretto della dopamina sui neuroni, sia la plasticità delle sinapsi implicate nei circuiti sono ritenuti fattori di primaria importanza nell’eziologia della malattia.
Questo studio vuole indagare i meccanismi alla base della malattia di Parkinson, e la possibilità di ottimizzarne l’efficacia della cura, facendo uso di un modello neuro-computazionale dei gangli della base. Più specificatamente, scopo delle simulazioni è di mettere in evidenza l’importanza dell’addestramento della rete neurale combinato con la somministrazione del farmaco. I risultati evidenziano che, con questa combinazione, si può somministrare una quantità di farmaco più bassa per ottenere risultati migliori e prolungati nel tempo. Ciò potrebbe permettere di ridurre i sintomi della patologia cercando di ripristinare la normale capacità di esecuzione dei compiti, come se fosse svolta da un soggetto sano, migliorando così la qualità di vita dei soggetti affetti da PD e dei loro cari.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Alario, Angela
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Morbo di Parkinson,gangli della base,dopamina,levodopa,finger tapping,bradicinesia
Data di discussione della Tesi
15 Dicembre 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Alario, Angela
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Morbo di Parkinson,gangli della base,dopamina,levodopa,finger tapping,bradicinesia
Data di discussione della Tesi
15 Dicembre 2017
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