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Abstract
L’immersione in acqua è una tecnica largamente utilizzata nel settore della riabilitazione ortopedica. Tale condizione potrebbe avere benefici terapeutici anche nella riabilitazione neuromotoria, sebbene non si sappia ancora molto su come essa possa influenzare l’attività neuronale. Per questo, è stato analizzato l’effetto dell’immersione sul segnale elettroencefalografico, valutando eventuali cambiamenti in termini di potenza spettrale, rispetto alla condizione a secco. I segnali EEG sono stati ottenuti tramite l’apposizione di sedici elettrodi sullo scalpo secondo lo standard 10-20, in modo tale da coprire le aree somato sensoriali e motorie. Gli effetti dell’immersione in acqua sul segnale EEG sono stati valutati in condizioni di riposo ad occhi aperti e ad occhi chiusi. L’immersione in acqua, durante la fase ad occhi chiusi, ha indotto una significativa diminuzione di potenza in banda alfa, spesso associata anche all’attività motoria e sensori-motoria. Questo potrebbe essere dovuto ad un fenomeno di desincronizzazione della popolazione neuronale nelle aree interessate. Lo stimolo visivo potrebbe in qualche modo indurre un effetto di saturazione, che non renderebbe apprezzabile l’eventuale soppressione della sincronia del blocco alfa causata dall’afferenza somato sensoriale innescata dall’acqua.
Abstract
L’immersione in acqua è una tecnica largamente utilizzata nel settore della riabilitazione ortopedica. Tale condizione potrebbe avere benefici terapeutici anche nella riabilitazione neuromotoria, sebbene non si sappia ancora molto su come essa possa influenzare l’attività neuronale. Per questo, è stato analizzato l’effetto dell’immersione sul segnale elettroencefalografico, valutando eventuali cambiamenti in termini di potenza spettrale, rispetto alla condizione a secco. I segnali EEG sono stati ottenuti tramite l’apposizione di sedici elettrodi sullo scalpo secondo lo standard 10-20, in modo tale da coprire le aree somato sensoriali e motorie. Gli effetti dell’immersione in acqua sul segnale EEG sono stati valutati in condizioni di riposo ad occhi aperti e ad occhi chiusi. L’immersione in acqua, durante la fase ad occhi chiusi, ha indotto una significativa diminuzione di potenza in banda alfa, spesso associata anche all’attività motoria e sensori-motoria. Questo potrebbe essere dovuto ad un fenomeno di desincronizzazione della popolazione neuronale nelle aree interessate. Lo stimolo visivo potrebbe in qualche modo indurre un effetto di saturazione, che non renderebbe apprezzabile l’eventuale soppressione della sincronia del blocco alfa causata dall’afferenza somato sensoriale innescata dall’acqua.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Bordino, Gabriele
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
elettroencefalografia,terapia acquatica,ritmo alfa
Data di discussione della Tesi
5 Ottobre 2017
URI
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Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Bordino, Gabriele
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
elettroencefalografia,terapia acquatica,ritmo alfa
Data di discussione della Tesi
5 Ottobre 2017
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